– Turismo Riminese: concorrenza spietata (in tinta con gli altri settori economici che hanno nella Cina, l’India, l’Estremo Oriente i competitori più vivaci), gli stranieri che sono diventati una rarità (peccato, soprattutto per le fanciulle), gli italiani che arrivano come sempre, se non di più. Così va ad incominciare la stagione turistica 2004.
I numeri del 2003 affermano, anzi urlano, che ci si difesi con estrema accortezza. Le presenze complessive sono calate del 2,3 per cento. Nulla in confronto ad altre realtà turistiche italiane.
Il grande lamento si ha sul fronte degli stranieri. La flessione dappertutto è stata vicinissima alla doppia cifra. La speciale classifica negativa è guidata da Misano Adriatico con un meno 14,4 per cento. Seguono: Riccione (-10,2), Bellaria (-9,3), Cattolica (-7,9), Rimini (-7,5).
Un segnale positivo è quello dell’entroterra, che hanno fatto un balzo notevole rispetto al 2002 (già anno da record sul 2001): +11,6. Va osservato che gli arrivi stranieri rispetto alle presenze sono maggiori. Ciò significa che il soggiorno è stato più breve rispetto all’anno precedente.
Giuseppe Chicchi, amministratore delegato dell’Apt (Azienda promozione turistica dell’Emilia Romagna), un fuoriclasse della politica del nostro territorio, in grado di sintetizzare rigore e vedute alte. Dice: “In una situazione di mercato come questa va ricercato l’equilibrio tra la qualità ed il prezzo. E noi non stiamo benissimo per la spiaggia e l’extra-alberghiero. Qui ci sono stati aumenti preoccupanti. Tuttavia siamo ben piazzati sui mercati, ma la variabile prezzo diventa un fattore importante”.
La stessa riflessione di Chicchi giunge da Mario Tebaldi, albergatore a Cattolica, nonché assessore al Turismo. Argomenta: “I prezzi dell’extra-alberghiero sono in linea con le altre città turistiche di mare italiane. Purtroppo paghiamo dazio verso altre località straniere. Con l’avvento dell’euro, nel commercio e nella ristorazione, è stato fatto un cambio uno ad uno: mille lire uguale un euro”.
“Inoltre – continua Tebaldi – la concorrenza si fa sempre più agguerrita. Arrivano sul mercato della vacanza posti nuovissimi. Magari dopo uno-due anni, per noia, ritornano da noi. Tuttavia, alla fine, noi andiamo a sbattere il naso”.
Tebaldi alza lo sguardo anche sul 2004. Afferma: “La stagione dovrebbe andare grosso modo come nel 2003. Ci dovrebbe essere una piccola ripresa dei tedeschi. Gli italiani, causa le elezioni, dovrebbero diminuire qualcosina. La speranza è di attirare turisti dalle nuove nazioni entrate nell’Unione europea, dove noi abbiamo fatto promozione. Siamo andati là dicendo che siamo centrali rispetto alle città d’arte italiane, le quali hanno costi alberghieri davvero molto alti. Vorrei anche dire che la dobbiamo smettere di gridare al lupo, al lupo. Come noi, così anche il cliente vuole spendere i soldi in modo oculato ed intelligente. L’acquisto d’emozione non esiste più”.
Chicchi: “Credo che manterremo le nostre posizioni di mercato. Un segnale è stato quello di Pasqua. Ottimi il risultato degli arrivi; purtroppo il maltempo ha inciso sulle presenze. Sul fronte degli stranieri, credo che saranno buoni gli arrivi dalla Russia, l’Olanda, i Paesi Baltici. Costante, con difficoltà invece il mercato tedesco. Noi come Apt stiamo cercando di incrementare le quote internazionali. Abbiamo lavorato sul turismo organizzato; con un’intensa attività da dove provengono i voli a basso costo: Londra, Berlino, Amburgo, Monaco di Baviera, Duesseldorf”.
di Francesco Toti