– Quale regalo intelligente da regalare agli ospiti che scelgono Riccione come soggiorno? L’idea l’ha concretizzata la Geat, la società pubblica riccionese che si occupa del verde e del gas. E lo ha fatto attraverso un libro che è per certi versi un’autentica cartolina: si guarda, si leggono dei flash e ci si fa un’idea dello sviluppo vippistico di una città: dagli anni venti fino ad oggi.
Novantasei pagine, 133 foto tratte dall’archivio di Epimaco (Pico) Zangheri, il fotografo di Riccione, il libro si intitola: “Legati a un granello di sabbia”. Sottotitolo: “Breve storia di Riccione nel divertimento”.
Scritto da Andrea Barnabé (giornalista del Resto del Carlino) e Enea Abati (Corriere di Rimini), porta anche la collaborazione di Rita Giannini (la Voce) e Manuel Spadazzi (il Resto del Carlino), veste grafica firmata da Teresio Troll, stampato in 10.000 copie, il libro verrà regalato in tre copie ad ogni titolare di attività economiche in moda tale che lo possa conservare nel proprio albergo e mostrarlo ai turisti. Soprattutto, chiunque lo può acquistare con la piccola cifra di due euro (che verrà data in beneficenza) per magari regalarlo agli ospiti e fare pubbliche relazioni a valore aggiunto per la propria città. E su questo “regalo” forse so potrebbe misurare il livello di sensibilità ed anche orizzonti degli imprenditori del turismo riccionese. Ad esempio Lucia Baleani ne ha già prenotate 300 copie. I riccionesi potranno aver una copia gratis semplicemente presentandosi alla sede della Geat a San Lorenzo.
Insomma, quest’operazione Geat è preziosa non meno che raffinata. “Quello che aiuta a ricordare la storia di una comunità – ha raccontato Valeriano Fantini, presidente di Geat – è positivo. E legare la storia di Riccione a quella del divertimento è ad un tempo simpatica ed utile sia per i riccionesi, sia per i turisti”.
Alla presentazione è intervenuto anche Daniele Imola, il sindaco: “Potrebbe essere l’inizio per costruire un museo sulla storia del turismo”.
Scrittura agevole, piacevole e leggera, il lavoro è composto da tre sezioni: una veloce storia dei vip approdati a Riccione (da Beniamino Gigli a Renato Zero, passando per Lui, Benito Mussolini), tre interviste a personaggi dello spettacolo (Peppino Di Capri, Gianni Morandi e Fiorello) che hanno legato il proprio nome a Riccione ed il racconto di due storie di riccionesi pionieri del turismo: entrambi di ottantadue anni. Sono Lucia in Morri (grazie a lei c’è l’hotel Sarti, uno tra i migliori della riviera, condotto dai figli Lanfranco e Daniele) e Gino Tomassini (Pirulein), un marinaio che ha portato a spasso sul proprio cutter Vittorio Mussolini, con la sua casa trasformata nel dopoguerra in pensioncina.
Il bel libro ha un piccolo neo. La stragrande maggioranza delle 133 immagini sono prive di data e didascalia.
di Claudio Saponi