– “La capacità di creare ricchezza per la comunità, partendo dai nostri valori essenziali: fare mutualità”. Con questa immagine Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo, sintetizza come mai il bilancio economico 2004 dell’istituto sia il migliore della sua storia.
“E’ stato un anno eccezionale – continua Caldari -, se si considera che è maturato in un contesto difficile, ottenuto fra l’altro, praticando condizioni particolarmente vantaggiose per i soci e per la clientela. Un gran bel risultato che premia tutti noi per il lavoro svolto; ci rende orgogliosi e ci dà la fiducia nel futuro e in tutti i nostri collaboratori. Abbiamo realizzato un utile di circa 7 miliardi di lire ed aperto due filiali, Pesaro e Riccione, grazie all’entusiasmo di tutte le nostre componenti: l’operativa, la direzionale, l’amministrativa. Risultati mai raggiunti nella nostra storia, che significa un dovere economico e sociale importante verso la nostra comunità. Siamo una componente del territorio capace di stimolarne la crescita economica, sociale e culturale. Dietro tale meta ci sono il lavoro, le idee e l’indirizzo del consiglio d’amministrazione della banca: unito non meno che aperto alla discussione per orizzonti alti”.
Caldari guarda al futuro: “Il bilancio 2004 è una base solida per incrementare ulteriormente la nostra operatività, per essere sempre più uno dei punti di riferimento essenziali per lo sviluppo delle nostre città”.
Ecco la chiave di lettura di Luigi d’Annibale, il direttore generale: “Credo che le ragioni del nostro risultato positivo siano due. Una, il territorio dimostra dinamismo ed imprenditorialità anche in un momento difficile. E noi facciamo la nostra parte, attraverso i finanziamenti a progetti di riqualificazione, innovazione, idee. Penso soprattutto al comparto del turismo. L’altra faccia è rappresentata dalla professionalità e disponibilità che i miei colleghi hanno verso la clientela. Il nostro impegno e la nostra sensibilità, tenendo conto che operiamo in un mercato fatto di concorrenti, devono essere rafforzati anche negli anni a venire. Il nostro impegno deve essere costante; lavorare al meglio per gli altri significa lavorare al meglio anche per se stessi. Noi vendiamo idee, prodotti seri, noi stessi”.