– Può raccontare qualcosa della sua storia umana? Famiglia, educazione.
“Non ho avuto successo negli studi pur avendo frequentato sia il Liceo Classico che l’Istituto Tecnico Commerciale… malgrado ciò il rettore Bo mi ha conferito la Laurea ad Honorem in Pedagogia”.
Nella sua vita chi ha contato di più, come esempio?
“Indubbiamente mio padre, senza nulla togliere alla mamma e ai nonni”.
Qualcuno dice che il destino di un uomo è il carattere. Come si descrive?
“Credo di avere un carattere che si concilia con il prossimo anche se mi ‘apro’ solo raramente”.
Che cos’è per lei il successo?
“E’ riuscire a conciliare una vita umana fatta di affetti e di passioni con il raggiungimento di obiettivi professionali ed economici importanti”.
Quale prezzo ha pagato per raggiungerlo?
“Non credo di aver pagato un alto prezzo grazie alle persone, a partire da mio padre, che mi hanno offerto collaborazione e hanno condiviso, quindi, i miei obiettivi”.
A che cosa non rinuncerebbe mai?
“Alla mia famiglia”.
Chi è un imprenditore?
“E’ una persona che si pone degli obiettivi di carattere economico, ma non fa piangere nessuno, e comprende i bisogni degli altri”.
Come immagina il ruolo di un dipendente?
“Come una persona che ha il senso del dovere, che vuole migliorare e che, attraverso il miglioramento, pretende un certo trattamento economico”.
Subito sconfitte?
“Sì, certamente, ma riesco un minuto dopo a non tenerne conto”.
Quale segno ha lasciato?
“Spero di correttezza e comprensione per i bisogni degli altri”.
Qual è la sua giornata tipica?
“Una passeggiata di mezz’ora di prima mattina poi l’ufficio, poi una colazione regolare (non in piedi), ancora l’ufficio, cena in famiglia e qualche intrattenimento”.
Come si fa a far andar bene un’azienda?
“Dedicandole anima e corpo”.
Quali errori ha commesso?
“Tanti, non riesco ad elencarli!”.
Tra gli italiani che ci sono in circolazione, quali sono quelli che le piacciono di più?
“Apprezzo moltissimo, prescindendo dai personaggi politici, quegli scienziati e quegli intellettuali che riescono a farsi comprendere da tutti noi”.
Come vede il futuro?
“Bello!”.
Per i suoi figli che cosa desidera?
“Vorrei che avessero assimilato il mio modo di interpretare la vita, che mi sembra corretto”.
Chi sono i suoi amici?
“Quelli del paese dove sono nato e cresciuto, innanzitutto, e i molti acquisiti nello svolgimento della mia attività e nel mio tempo libero
Lei, come si definirebbe?
“Buono, bravo ed egoista”.