Prendiamo il calcio, sì, il Cattolica Calcio: 90 minuti per il salto di categoria. 90 minuti per realizzare quel goal in più e a mille bottiglie sarebbero saltati i tappi! Quindi delusione totale? Macché! anzi, l’aver sfiorato la C2 avvalora ancora di più una stagione memorabile.
E’ passato del tempo dal match con gli umbri, ma ancora c’è fibrillazione. Ricordare il triplice fischio del (discutibile) signor Petroselli da Viterbo, che fermava le ostilità con le rivali inchiodate sul 1-1 nei minuti finali, grazie anche alla superiorità numerica. Il chiassoso (a dir poco) pubblico ospite chiedeva ai suoi di violare, di demolire, il mito del “Giorgio Calbi”. Costoro evidentemente non sapevano di che pasta, della capacità di fare quadrato dei ragazzi di Spimi.
Signori, una imbattibilità interna di 19 gare ufficiali non la si cancella con un colpo di spugna!
Ma già si pensa al campionato, i pensieri e programmi sono rivolti al torneo 2005-2006. Integrare in modo efficace i nuovi acquisti, trovare l’intesa fra i vari reparti… insomma, fare uscire la chimica giusta pur non avendo reperito un organico (da Juventus).
E’ giusto dire grazie ai dirigenti e collaboratori vari per l’impegno oneroso che comporta il tutto. L’ultimo grazie e pensiero vorrei rivolgerlo a mister Vittorio Spimi, un uomo non egocentrico, forse schivo, sicuramente laconico. Una cosa condivisa pure dai supporters, è che costui predilige gli erbosi campi di gioco negandosi ai salotti vellutati, laddove i vari saccenti fanno sfoggio di sapienza calcistica a 360 gradi.
No, il tifo cattolichino, come nei vecchi tempi, è quello verace… logico, quindi, che anche l’allenatore sia in sintonia con tale realtà.
Mister Spimi, lei è un uomo di sport, lei sa che l’annata del 2005 è irripetibile. Molti sportivi penseranno ad uno Spimi appagato, inebriato dai complimenti degli addetti ai lavori… beh! noi conoscendolo un poco, propendiamo per una fattiva collaborazione fra lei e la dirigenza.
Un gettare le basi per un vero connubio tra la città e la squadra. Mister, il calcio, così come la nostra vita, è permeato di pragmatismo e di sentimenti. Nel suo lavoro il primo si fa preferire (purtroppo). Nel proseguimento del campionato potrebbero verificarsi periodi più difficili (nuovi avversari, trasferte chilometriche…) tante difficoltà, che comunque daranno ancora di più una valenza ai successi ottenuti.
Stimato trainer, vada come vada (e sappiamo come è andata, visto che alle prime difficoltà è stato sostituito con Giuseppe Angelini), di una cosa siamo certi: lei ha regalato ai nostri tifosi le soddisfazioni più impensate.
Ne consegue che Cattolica sportiva le serberà il più convinto, caloroso e indelebile dei ricordi.
di Rambo Rimini