iniziate la settimana precedente con la Fiera del Francobollo, alla sua 57° edizione e con l’ormai “classico” Europacard Show giunto alla decima edizione e che hanno meritato alla cittadina rivierasca l’appellativo di “capitale europea del collezionismo”. L’appuntamento riccionese, definito nell’ambiente filatelico, il “capodanno del collezionismo” ha riscosso un buon successo di pubblico, a detta degli operatori anche se non sono mancate le polemiche per la presenza dei cosiddetti “abusivi” che si collocano all’esterno del Palazzo del Turismo e nel tratto antistante i Giardini. Per quanto riguarda gli aspetti turistici si parla di oltre 18mila visitatori con una incidenza nelle presenze alberghiere di oltre 10 mila persone, fra addetti ai lavori e visitatori, senza considerare che la maggioranza dei visitatori è costituita da pendolari, che vengono al mattino e ripartono la sera, anche tutti i giorni. Un segno di ripresa si registra nel settore delle carte telefoniche dove i collezionisti si sono ripresi il ruolo di protagonisti dopo che per alcuni anni si erano messi in disparte in presenza di segnali speculativi che provenivano dal settore commerciale.
Il settore numismatico va sempre bene. Di notevole interesse le monete dedicate all’Euro, in previsione anche dei nuovi arrivi da parte dei nuovi paesi dell’Unione che emetteranno le prime monete a partire dal 2007.
Dopo la mostra “Profilo di donna”, allestita lo scorso anno, ancora le donne protagoniste al Palazzo del Turismo con la mostra “L’oro delle cortigiane” ordinata nell’ambito del 55° Salone numismatico e dedicato alle donne più chiacchierate della storia la cui effigie appare su monete e che è stata visitata in maniera assidua, a conferma dell’interesse verso il settore. Un percorso che muove da Babilonia, ove nel VII secolo avanti Cristo nasce la cortigiana sacra ed arriva al XVIII secolo passando per Cleopatra, Agrippina madre di Nerone, Messalina, Antinoo il favorito di Adriano, Lucrezia Borgia ed Elisa Baiocchi Bonaparte. Senza dimenticare, al di là della leggenda, la sublimazione simbolica e letteraria della lupa che allatta Romolo e Remo raffigurata su monete di straordinaria bellezza.
Valerio Benelli