– Ivonne Crescentini, sindaco di Coriano fino allo scorso giugno, attuale consigliere provinciale nelle file diessine, si è astenuta sul voto d’indirizzo del Ptcp (Piano provinciale di coordinamento provinciale, in pratica la legge che regola lo sviluppo urbanistico del territorio Riminese). Si è votato lo scorso 22 marzo; si sono astenute anche le minoranze.
Per capire il voto della Crescentini bisogna fare un piccolo passo indietro. Durante la sua legislatura, il Comune aveva dato il proprio via libera all’espansione dello stabilimento della Celli, leader europeo degli impianti di spillatura. Espansione bocciata dalla provincia di Rimini guidata da Nando Fabbri. Dunque la sua astensione è stata coerente e coraggiosa.
La Crescentini aveva presentato un emendamento sui cosiddetti “punti caldi” trattati nel documento di indirizzo. E là dove il documento diceva: “I punti caldi sono quelli della riduzione dell’espansione edilizia ancora possibile secondo i Prg vigenti che prevedono disponibilità per 2,2 milioni di metri quadrati di superficie utile, di cui il 70% ancora da attuare”, la consigliera Crescentini, avrebbe voluto sostituire con: “I punti caldi sono quelli della riduzione della espansione edilizia ancora possibile secondo il Ptcp vigente, in quei casi in cui le aree non siano pianificate dai Prg vigenti dei Comuni della nostra provincia”.
L’indirizzo del nuovo Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Rimini andrebbe a “qualificare il territorio provinciale, dotandolo di moderni servizi, di una efficiente accessibilità e di una adeguata armonia ambientale e paesaggistica”. Come non essere d’accordo. Ma le leggi devono essere mitigate dal buon senso e risolvere i problemi del cittadino con l’obiettivo di salvaguardare ambiente ed espansione produttiva. Cose che non sempre avvengono. Anzi.