– La Banca di Credito Cooperativo di Gradara fa della promozione culturale una delle pietre miliari del suo agire: da anni è impegnata nella crescita della conoscenza nelle cittadine dove opera come ente di sviluppo economico e sociale.
Un esempio concreto è il sostegno alla Civica Univesità di Cattolica, i cui corsi iniziano a cavallo tra ottobre e novembre. Dalla sua nascita, ne è lo sponsor principale.
La Banca ha fatto proprio la battuta del prestigioso poeta fiorentino Mario Luzi. Ospite della Civica Università di Cattolica, definì i loro corsi: “Cultura: bella alternativa alla televisione”.
In questo solco si inseriscono le attenzioni al socio della Banca: riceve lo sconto del 20% sui corsi della Civica.
Dalla Banca di Credito Cooperativo è appena arrivata una nuova iniziativa culturale: ha istituito una borsa di studio che vuole premiare gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Gradara, Gabicce Mare, Pesaro, Montecchio, Tavullia, Cattolica, San Giovanni in Marignano, Misano Adriatico, Morciano di Romagna e Riccione.
Vengono coinvolte più di 20 scuole e migliaia di ragazzi. Al prescelto per ogni plesso vanno 250 euro (media inferiore) e 500 (media superiore). Per dare a tutti i giovani l’occasione di partecipare, l’iscrizione è automatica. I responsabili della Civica Università di Cattolica insieme alle varie segreterie didattiche valuteranno i profitti degli studenti.
Ma perché tale sostegno al sapere? “La forza di una comunità – racconta l’architetto Fausto Caldari, presidente della Banca – risiede innanzitutto nella qualità della conoscenza; nella vivacità del pensare, vera anticamera del fare. Creatività, rigore, innovazione rappresentano il volto economico della nostra cultura”.
“Mi piace molto – continua Caldari – una riflessione di Italo Calvino; quest’anno ricorrono i 20 anni della morte. Il raffinato scrittore ligure affermava che la creatività senza cultura, senza approfondimento, senza ricerca, è come la marmellata senza il pane: da sola è semplicemente stomachevole. Consumata con la preziosa fetta diventa deliziosa”.
“Non sappiamo ancora come – argomenta il presidente della Banca di Credito Cooperativo -, ma vorremmo estendere le nostre attenzioni agli universitari, una bella energia per la comunità”.
L’impegno della Banca nell’universo cultura è a 360 gradi. Scritto nel suo Dna, porta attenzione ai piccoli come ai grandi eventi. Ad esempio, ha dato il proprio appoggio alla mostra del pittore Nobili a Pesaro, o alla manifestazione il Cinema in Piazza a Riccione. Contribuisce a laboratori nelle scuole ed al restauro di opere d’arte. Oppure la semplice camminata che va ad immergersi nella natura, percorrendo le strade interpoderali: antichi percorsi per vecchie memorie. Itinerario: Gradara-San Giovanni.
Senza dubbio il fiore all’occhiello è il libro-strenna natalizio: sempre di pregio, sempre da conservare, sempre molto apprezzato: una testimonianza di fatti e personaggi locali da inserire nella cosiddetta storia dei grandi avvenimenti. Quest’anno ritorna il professor Guido Paolucci, il grande oncologo che ha la passione per la storia locale. Si intitola “Gradara, Gabicce, Cattolica: luoghi e vicende del tempo passato fra battaglie finte e guerra vera”. Si abbraccia un periodo storico vivo: prima, durante e dopo la II guerra mondiale. Esce a dicembre.