– Dopo il boom industriale, San Giovanni assapora anche un suo speciale boom commerciale. Sul territorio conta 250 attività; oltre 150 nel solo capoluogo. Nel capoluogo c’è un attivo Comitato d’area, composto da commercianti, ristoratori ed artigiani. Presieduto da Luca Bonizzi, si chiama “Il Granaio dei Malatesta”.
Per il suo dinamismo e progetti ha ricevuto, il 9 novembre, dalle mani dell’assessore provinciale alle Attività Produttive, Mauro Morri, un assegno di 62.100 euro. Presto, in arrivo un nuovo assegno da 124.000 euro per le spese del 2004.
Il contributo rientra in un progetto regionale di riqualificazione dei negozi per una spesa pari a 600 milioni delle vecchie lire; oggi viene restituito il 20 per cento, che sarà poi ridistribuito tra tutti i soci che hanno presentato il rendiconto.
“Per me si tratta di una soddisfazione immensa ha affermato Luca Bonizzi perché mi sono dato davvero tanto da fare per avere questo rimborso”.
Uno tra i più soddisfatti è Daniele Morelli, assessore marignanese al Commercio. “Rispetto agli anni ’80 – argomenta – la città ha un altro volto. Mentre fino ad allora le attività chiudevano. Dopo, prima lentamente, poi sempre più velocemente, sono sorte una caterva di negozi. Credo che il pubblico abbia svolto un ruolo fondamentale su due livelli. Il primo è stato il restauro del borgo, e non solo, sul quale abbiamo messo alcuni milioni di euro. Il centro è diventato bello, piacevole, attraente”.
“L’altro livello – continua Morelli – sono stati i momenti di festa. Qualche esempio: Notte delle Streghe, il Capodanno del Vino, il Carnevale, il rilancio di Santa Lucia, il Fantanatale con gli 80.000 tagliandi della lotteria, il cartellone del teatro Massari e quello estivo. In un anno a San Giovanni si possono contare un centinaio di manifestazioni. E su tale dato si può costruire il commercio. Naturalmente un ruolo da protagonisti assoluti lo hanno giocato le associazioni di categoria, le associazioni di volontariato e gli imprenditori. In città abbiamo tra i migliori ristoratori e vignaioli della provincia”.