– “Tartaron pesarese. Un veliero dell’Adriatico: costruzione, governo, attività, usi marittimi (secoli XV-XIX)” è il titolo del libro che viene presentato il 26 marzo, alle 16.30, al teatro Sperimentale di Pesaro. Lo ha scritto Maria Lucia De Nicolò, rigoroso storico che insegna all’Università di Bologna.
– “L’ennesimo impegno culturale per fare crescere le coscienze, la dignità ed anche l’economia del nostro territorio, da una parte. Dall’altra, l’orgoglio di una banca di cerniera tra le Marche e la Romagna e che in uno dei suoi centri storico-affettivo, Pesaro (l’altro è Rimini) presenta un lavoro che entra nelle pieghe storiche della città. Che ha l’ambizione di essere uno dei testi da cui partire per leggere la marineria pesarese dal Cinquecento fino all’Ottocento”. Con questa riflessione Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, racconta lo spirito con il quale è stato pubblicato il libro della professoressa Lucia De Nicolò.
“E’ solo attraverso la conoscenza della propria memoria – continua Caldari – che è possibile coniugare una crescita fatta di qualità della vita e quantità di ricchezza. Partendo dal presupposto che non si inventa nulla senza la conoscenza, albero dalle radici amare ma capace di frutti dolcissimi, l’innovazione e la passione, il nostro istituto di credito è in prima fila per offrire ai propri cittadini la storia: sia quella della quotidianità (si veda il volume del professor Guido Paolucci pubblicato lo scorso Natale), sia quella dei grandi avvenimenti. Abbiamo iniziato nel lontano 1984 con la pieve di San Cristoforo ad Aquilam e la villa romana. E credo che continueremo”.
Lo spunto del libro è la presenza del Credito Cooperativo di Gradara con uno sportello a Pesaro, in via Cecchi. Una delle anime di Pesaro è legata al porto ed alla sua marineria. Dunque: riportarla al presente. Lucia De Nicolò, originaria di Cattolica (un’altra città dove la marineria ha sempre avuto un ruolo fondamentale) da anni spolvera gli archivi nazionali ed esteri per raccontare con documenti di prima mano.
Quattrocento pagine, il volume è un affresco della storia marittima di Pesaro dal Basso Medioevo al primo Ottocento. Si trattano la cantieristica navale, i maestri d’ascia, calafati e segantini, i contratti di costruzione, gli usi marittimi, i mercanti, le vie del commercio, i tipi navali, con particolare riferimento, per quest’ultimi all’imbarcazione tipica della marineria pesarese, il Tartanon pesarese appunto, che rappresenta nel Settecento, a vanto della marina pontificia, il veliero più importante dell’Adriatico.
Materiali in gran parte inediti, le notizie, i fatti, le curiosità, gli uomini, sono impreziositi da molte immagini che aiutano la narrazione ed a capire. Insomma, le fotografie che non sono dei semplici abbellimenti ma rappresentano una parte fondamentale della documentazione storica. Scrive la De Nicolò: “…ma si offre quale ulteriore fonte di comprensione a quanto sviluppato nel testo”.