L’AZIENDA
– Fare impresa, essere imprenditori non è mai facile. E sfatiamo anche un luogo comune. Non lo era neppure “una volta”. Ma è evidente che Ivo Rambaldi era sicuro di fare centro. Ciò non toglie che ebbe un coraggio da leone. Coadiuvato da 14 tecnici, 2 geometri e 4 professori, il fondatore di “Italia in Miniatura” percorse oltre 27.000 chilometri per visitare e misurare personalmente le chiese, le piazze, i ponti e i monumenti da riprodurre. Scattò 6.000 fotografie.
Con lunghe ricerche e sperimentazioni il materiale più adatto fu la schiuma di resina ed il primo monumento ad essere realizzato fu S.Apollinare in Classe, in omaggio a Ravenna, città nella quale risiedeva. Era la seconda metà egli anni ’60 e quando il Parco aprì, il 4 luglio del 1970, furono già investiti 300 milioni di vecchie lire, esposte 50 miniature su 20.000 metri quadrati di superficie.
Oggi le strutture architettoniche e paesagistiche sono oltre 270, italiane ed europee, disposte su una superficie totale di proprietà pari a 126.000 metri quadrati (85.000 quella espositiva), 500.000 presenze annuali ed un fatturato complessivo di oltre 10 milioni di euro nel 2004. L’assetto societario è nella forma massima, la società per azioni Separ S.p.A, detentrice del marchio “Italia in Miniatura” dove ci lavorano 139 persone (tra dipendenti, collaboratori ed associati) di cui il 39,8 per cento con contratto annuale. Negli ultimi 5 anni sono stati realizzati nuovi investimenti pari a 9 milioni di euro.
Con la Certificazione Ambientale ISO 14001 ottenuta nel 1996 si inizia a capire chi e cosa ci sia effettivamente dietro questa azienda in mano alla nuova generazione. Paolo, Ivana, Lisa e Silvia Rambaldi vogliono il parco come una struttura ricettivo-turistica, certo, ma soprattutto un’azienda che produca un luogo per imparare e divertirsi. Con gusto, sensibilità, rispetto per l’ambiente perché gli ospiti tornino a casa arricchiti, sereni. Lo dimostra il clima che si respira all’interno; molto gioco lo fanno i bambini (che si sentono sempre piccoli) ma anche i grandi (che si aggirano tra le miniature come giganti). Prova ne sia anche la nuova produzione artistica novità assoluta della Stagione 2005. “La Storia d’Italia”, regia di Ambra Orfei, un concentrato di circo, teatro, danza in cui si narrano le vicende storiche dell’Italia tramite i suoi personaggi come Giulio Cesare, Leonardo, Dante.
Con l’anno in corso Paolo Rambaldi è veramente in “gioco”. Dal mese di febbraio 2005 ha deciso di rilevare da Parconavi S.p.A. la gestione dell’Acquario di Cattolica per la durata di quattro anni. Poi, a giugno, farà nascere dal nulla Minimundus Bodensee, in Germania, sette ettari di “Mondo in Miniatura” con 90 riproduzioni in scala 1:25 di tutto il mondo (Cascate del Niagara e Piramide di Cheope, ad esempio), suddiviso per temi architettonici e ambientali, dall’età moderna al periodo romano. Il nuovo parco, risultante da una join-venture italo-austriaca, è una nuova sana avventura che sta per iniziare, una ulteriore “rappresentazione” di un passaggio generazionale. Si alzi dunque il sipario.