– “Tutti eroi tutti vincitori!”. Con queste parole Francesco Satta, un genitore, ha raccontato lo spirito con cui il G. S, Bicifestival Riccione fa bicicletta.
Società nata nel 2000, già una trentina di iscritti, è riservata soltanto ai giovani: dall’ultimo anno di scuola materna in su. Tesseramento e vestiario gratis, dietro c’è la passione di William Pesaresi ed altri innamorati delle due ruote. Il primo anno i giovani sono una quindicina; 5-6 dei quali partecipano al calendario delle gare. Oggi, invece, i ragazzi partecipano a tutte le gare del cartellone provinciale, con qualche puntata anche fuori. Il bilancio competitivo finora: una cinquantina di vittorie ed oltre 150 piazamenti. Nel 2004, il gruppo è arrivato primo in 8 su 20 gare alle quali ha preso parte. Inoltre, ha partecipato a due gare regionali, centrando il 12 posto su 54 formazioni. E, per la seconda volta, ha messo in cascina il campionato della provincia di Rimini.
Grazie ai figli, molti genitori hanno iniziato a pedalare; con alcuni che hanno raggiunto anche una bella scioltezza.
Il Bicifestival Riccione, insieme al Comitato turistico di viale Tasso, in collaborazione con la Perla Verde, quest’estate, ha organizzato il 1° Festival del ciclismo riservato ai giovanissimi (dai 7 ai 12 anni); una challange di puro divertimento in 3 prove. La prima si è svolta il 29 luglio; Il 26 agosto la seconda. Si chiude il 9 settembre. Premi per atleti, società e direttori sportivi.
L’anima della società riccionese è William Pesaresi, uno dei riccionesi più conosciuti in città. Settantuno anni portati con giovanile disinvoltura, nella sua lunga carriera ha vinto oltre 250 gare a cronometro: tra queste: 7 titoli italiani e 5 europei. Ha iniziato ad andare in bicicletta a 40 anni.
Il genitore Francesco Satta con questa pennellata descrive una delle “sue” gare: “Bambini contro amici, è un susseguirsi di volate con quelle rapiode pedalate che sono un esercizio calligrafico. Lo speaker non ha più voce per descrivere quelle pure emozioni, quei piccoli faccini adesso si aprono al sorriso, degli occhi e del cuore; i vincitori chiedono quasi scusa al secondo, hanno corso con il cuore e con la testa, tutti hanno dato e non si rimproveranno niente”.