– Un illustre trombonista morcianese pronto a “mettersi in proprio” dopo anni di successi nell’orchestra di Maurizio Costanzo.
Dino Gnassi, nato a Morciano 35 anni fa e attualmente residente a Misano, ha da poco più di un mese festeggiato il decimo anniversario del suo matrimonio artistico con la band di Demo Morselli: il celeberrimo gruppo musicale che con le sue spumeggianti note accompagna le trasmissioni del “giornalista con i baffi”, Maurizio Costanzo.
Negli ultimi tempi, però, il simpaticissimo Gnassi sembra essere un po’ assuefatto dei numerosi trenini che, tra una Platinette ed un personaggio di una qualche serie de “Il Grande Fratello”, si susseguono costantemente sul palco di “Buona Domenica”.
Da qualche tempo, infatti, le serate di tutta la penisola sono spesso allietate dal frizzante groove dell’orchestra di dieci elementi, che lo stesso front man Gnassi sottolinea esibirsi tutti dal vivo e senza basi, quella banda di pazzi scatenati che è la “Dino Gnassi Funky Corporation”.
Il gruppo comprende un reparto fiati molto efficace ed al sax ospita anche l’altro musicista morcianese: Sauro Dadi.
Morciano, la Valconca e certe cittadine della riviera come Cattolica, sembrano occupare un posto troppo importante per il famoso trombonista del circuito Mediaset, per tutto quello che gli hanno concesso in termini di sentimenti e di formazione artistica.
Dino cominciò a soli sette anni a dare fiato alla sua tromba e mosse i suoi primi passi musicali nella banda cittadina, sotto la guida dello storico maestro Imola.
Tale era la passione di Gnassi per la musica che prestissimo decise di diventare musicista di professione. Si iscrisse al Conservatorio Rossini di Pesaro ove, nell’89, conseguì il diploma in trombone. A Cattolica affinò le sue armi sonore alla corte del maestro Della Santina.
L’estate del ’92 fu una delle tappe più significative e faticose della sua vita.
Dino il giorno lavorava come barista e di notte suonava in spiaggia: tutto questo per raggranellare quanto più denaro gli fosse possibile per andare a Milano a suonare nei locali jazz.
Il destino non fu certo beffardo con Dino Gnassi che, proprio a Milano, fu notato dal circuito televisivo di Mediaset e fu selezionato per l’orchestra di “Paperissima”. Negli studi televisivi milanesi conobbe il direttore Demo Morselli che lo accolse con sé fino ad oggi.
Negli anni cresce la popolarità del simpatico trombonista e la sua voglia di far divertire il pubblico finisce per partorire la “Dino Gnassi Funky Corporation”.
L’imperativo categorico è quello di divertirsi e far divertire, quello che pare essere un vero e proprio diktat e che vedrà poi esibire spesso e volentieri il gruppo assieme ai “Righeira”, il gruppo cult degli anni 80′, e Piero Focaccia.
Da circa tre anni arrivano per Dino e la sua band le più grandi soddisfazioni. La “Dino Gnassi Funky Corporation”è stata ospite del Governo egiziano, in pompa magna e con tutti gli onori del caso, per rappresentare in diverse serate nella patria dei faraoni la musica italiana.
La band di dieci musicisti che si esibiscono tutti dal vivo, ha suonato sui palchi allestiti nelle città di Giza e al Cairo, in particolare, in una di queste esibizioni hanno addirittura utilizzato lo stesso impianto e lo stesso palcoscenico su cui si era esibito Sting.
In questa memorabile serata il gruppo ha fatto squillare i fiati al cospetto di ministri, diplomatici del governo egiziano e famiglie: circa 3.000 azzimate e distinte persone letteralmente impazzite per il ritmo italiano.
Curiosità della tournée del deserto: la band è stata “costretta” ad esibirsi esclusivamente in italiano: ogni brano straniero era stato messo all’indice per il solare ed incomprensibile, almeno per gli ospiti, lingua dei letterati e dei poeti.
di Matteo Bonetti