Voli sereni di tanti uccellini
che a primavera tra il verde e i fior,
là, in mezzo agli alberi, e a noi vicini,
lieti sussurrano canti d’amor.
Però d’autunno
le foglie cadono,
cadono e lasciano
tanto squallor…
Ma, c’è qualcuno che,
a novembre, sa
che la nebbia verrà;
e i crisantemi in fior
ci ricordano ognor
chi non è più con noi.
Il pettirosso che a Dio fu sincero,
proprio a novembre si mette a cantar,
sopra i cipressi nel cimitero,
sembra i defunti voler confortar,
con note flebili
trasmette agli uomini
sensi dolcissimi
tanta bontà.
Tu pettirosso sai
che la mamma è là,
proprio accanto a papà,
tu,. dolcissimo cantor,
mi dai la sensazion
d’esse ancor fra lor…
O cacciatore, che imbracci il fucile,
certo saprai come devi cacciar;
ogni tuo gesto potrebbe esser vile
se spari a chi non dovrai mai sparar.
Fatti partecipe,
non essere avido,
ti prego, salvalo,
deve cantar…
Sì, so che hai passion,
ma in tal caso fai sempre tanta attenzion;
no, il pettirosso no,
non ucciderlo mai,
non ucciderlo mai…
Tullio Becci