– E’ una piccola impresa trovare le parole adatte per descrivere come si è arrivati alla giusta conclusione.
Sta di fatto che, dopo cinque lunghi anni, il tennis ha ritrovato la sua dignità, ha superato l’amara considerazione del sentirsi un escluso, ed eccolo di nuovo là, “inter pares”, a gestirsi il suo spazio nella palestra comunale di Mondaino.
Francamente, non ci credevamo più.
Il rapporto con l’amministrazione s’era fatto teso, soprattutto negli ultimi tempi, a ridosso delle elezioni amministrative (giugno 2004).
La citazione è voluta per ricordare quanto inutile (?) clamore avevamo sollevato, elevando a rango politico-amministrativo il modesto contenzioso: tennis in palestra, si o no?
Nel periodo antecedente le elezioni, la diagnosi della situazione, per noi tennisti, era abbastanza semplice: se da quando gestisce la cosa pubblica questa amministrazione con il sindaco Luigino Casadei (cioè dal 1999-2000), in palestra non ci fanno andare, per ribaltare la situazione sarà opportuno appoggiare una eventuale Lista di contrapposizione.
Così, trattandosi di ripristinare un diritto tantissime volte già esercitato e ritenuto “quasi sacro”, mi sono adoperato, fino a presentarla nella Sala del Durantino, ad appoggiare la Lista Civica n°1, sorta come antagonista a quella presentata dal sindaco uscente, che si ripresentava per la riconferma.
Per chi scrive, il risultato è stato assai amaro perché la riconferma di Luigino è stata schiacciante (“troppo !”), considerata la differenza a suo vantaggio di 177 voti su 1002 voti validi.
Tennis battutissimo dunque, diritti cancellati, palestra addio!
A distanza di circa sei mesi da quel clamoroso evento, quando tutto e tutti sembravano aver dimenticato e messo il cuore in pace, i tennisti possono tornare a sorridere.
A chi attribuire la realizzazione di questo piccolo “miracolo”?
Al tenace lavoro dei componenti la lista di opposizione? Neanche a parlarne.
Alla pressione di nuovi consiglieri entrati in amministrazione? Neanche a parlarne.
Tutto è dovuto alla lungimiranza di colui che è stato considerato il peggior nemico in questa situazione, al riconfermato sindaco Luigino Casadei. Proprio e soltanto a lui che ha chiesto al sottoscritto di riformulare la domanda per accedere ai servizi della palestra, evidenziando in essa che i tennisti accettavano il nuovo regolamento rinunciando a forme di autogestione al momento non praticabili.
Incredibile, ma nell’orario settimanale valido per l’anno 2004-2005, che è esposto nella bacheca della palestra, c’è scritto, nei giorni di mercoledì e venerdì, bello grande: tennis.
Un evviva a Luigino dunque, a lui un grazie di cuore!
Dopo un elogio del genere, a molti vien da pensare che, come tanti amano fare, sono saltato sul carro del vincitore e che mi sono staccato dalla Franca Romani e dalle persone che componevano la sua Lista. Neanche a parlarne.
Riconfermo la gratitudine al sindaco, per questo suo gesto, ma ribadisco con forza i punti propositivi, di facciata e di merito che portava in campo la Lista Civica N°1. Diciamo subito che, dopo la pur “sonora” sconfitta, non c’è stato tracollo né sgretolamento, come si poteva supporre. Al contrario, fra i protagonisti della Lista, si è verificata una situazione di avvicinamento ancora più convinto, fino al manifestarsi di una voglia accresciuta di elaborare progetti per portare avanti la battaglia democratica che spetta alla opposizione amministrativa.
E’ già un dato di fatto che la signora Franca Romani, se fosse diventata sindaco, sarebbe stata buona valvola di risparmio per le casse del comune ed è altrettanto sondato che, via via che passa il tempo, si dimostra presente, attiva, e in grado anche di portare avanti una diplomazia assai efficace.
Il grandissimo successo dell’ultimo Palio del Daino ha dimostrato ancora una volta che le grandi capacità organizzative dei dirigenti, erano “assai degnamente rappresentate” da alcuni di loro, presenti nella Lista Civica N°1, che avrebbero meritato ampiamente di essere posti alla prova per la conduzione della amministrazione di questo paese.
Poi Paolo Sani, per il quale spendo volentieri una considerazione. Ed è questa. Se non fosse stato attaccato, senza motivo alcuno, nell’ottobre 2003, con una improvvida intervista, apparsa su questo giornale, non sarebbe entrato in alcuna Lista. Considero una grave mancanza aver chiesto di pubblicare delle semplici congetture o supposizioni, senza aver fatto nulla per smentirle, nonostante ripetute richieste di chiarimento, attivate sia tramite stampa che direttamente a voce, dall’interessato.
Mi si dirà che queste strategie fanno parte del gioco. Spesso, però. Lasciano un segno che poi è difficile riuscire a cancellare.
Parlerei volentieri di programmi per soddisfare le tante richieste dei nostri cittadini, ma questa è parola che spetta all’amministrazione. Mi permetto solo di chiedere al ritrovato sindaco di fare una davvero profonda riflessione, prima di trasferire gli uffici comunali dalla sede della Rocca Malatestiana.
Auguro un felice 2005 a tutti quanti: al sindaco Luigino, alla Franca, alla Pro Loco, a Sani, ai tennisti.
Un po’ più in particolare a chi davvero mi ha aiutato, perché ci ha messo del suo, al fine di portare a felice compimento questa personalissima battaglia: al signor Vinicio Guenci.