– Massimo Pierpaolini è un personaggio. Apparentemente controcorrente, è uomo di compromesso per raggiungere gli obiettivi (si veda il suo voto a favore della questione inceneritore). Saludecese con bella casa nel borgo, già Pri, da due legislature è consigliere provinciale eletto nelle liste di Forza Italia in un collegio sicuro di Rimini.
Divertente e scanzonato, come sempre, tuona: “La grande discriminazione la Valconca e la Valmarecchia l’hanno subito alla costituzione della Provincia, 10 anni fa. Nella ripartizione degli uffici il treno è passato allora. Non dico Catasto o Ufficio Iva, ma alcuni uffici come il Provveditorato agli studi poteva essere decentralizzato. La Provincia è troppo arroccata su Rimini. Purtroppo questa è una storia vecchia: i riminesi vogliono tutto loro. Ai marchigiani della Valmarecchia che voglio passare sotto Rimini, dico che non sanno che cosa aspetta loro. Le nostre strade, dall’autostrada a Morciano, sono piene di buche. Ho fatto un’interpellanza in Provincia; mi hanno risposto che le rotonde buie sono più sicure. Ma allora perché quelle di Rimini sono illuminate?
Altra dislocazione da periferia potrebbe essere la Forestale”.
“La provincia di Rimini – continua Pierpaolini – è composta da 20 comuni; l’Unione della Valconca è composta da nove, quasi la metà. E non ha nessun consigliere in Provincia. La sinistra parla di sussidarietà ma è solo a parole. L’unico rappresentante sono io, della minoranza, è mai possibile? E’ più lungimirante Forza Italia che mi ha proposto in un collegio sicuro. Tale situazione politica squilibra l’intero territorio. Inoltre, i Ds dell’Unione della Valconca negli enti di secondo grado, non hanno nessuno. Ma la sussidarietà non è una parola di sinistra o no? Peccato che dove governa non lo attua”.
Pierpaolini è un crescendo degno del miglior Rossini: “Poi c’è l’indifferenza. Ad esempio la sinistra ha perso Saludecio e Saludecio è dietro ogni progetto di finanziamento provinciale; o dove la Provincia deve fare da passacarte verso la Regione. E’ un modo di governare arrogante e prepotente; o cambiano rotta, o i cittadini li manderanno a casa dappertutto. Qualcuno potrebbe obiettare che la mia è propaganda politica. No, sono oggettivo. Ad esempio il ponte sul Conca doveva essere fatto nel 2003; che fine ha fatto? I miei amici della sinistra si devono dare una mossa”.
Pierpaolini tira in ballo Riccione. Altra tuonata: “E’ poi possibile che debba essere Riccione a rappresentare la Valconca. Tutte le volte che c’è qualcosa per la Zona Sud, va a Riccione. Si veda il consigliere regionale. E’ andato al riccionese Pironi, ma Claudio Battazza non andava bene? Va detto che Daniele Imola è molto bravo, quando serve, mettersi a capo della Valconca.
Vichi rispetto a Fabbri ha avuto più sensibilità; fatto le strade e qualche rotonda. A dispetto dei santi, la Zona Sud è una bella realtà imprenditoriale. Dà e non riceve. E la bella politica deve prendere coscienza di questo valore. Altro esempio. Ho proposto il corso estivo di Farmacia a Saludecio. L’impegno doveva essere bi-partisan per il territorio. Invece, me l’hanno bocciato perché l’ho proposto io: bisogna lavorare pro e mai contro”.