– L’ultimo lavoro di pregio, della lattoneria Fratelli Antonelli, seppur piccolo in fatturato, è la grondaia di Palazzo Olivieri a Pesaro che ospita il Conservatorio Rossini. Altre perle: il castello degli Agolanti a Riccione e il palazzo Ducale a Sassuolo. Ed una miriade di altri lavori effettuati nel Riminese, Pesarese e nella provincia Forlì-Cesena.
Nata a Riccione in un piccolo spazio, via Larino, nei primi anni Ottanta, l’azienda si è spostata nella zona artigianale Santamonica (Misano Adriatico) nel 2001. Dietro ci sono i fratelli Nario e Claudio Antonelli, il primo ha 46 anni, il secondo 43. Sono affiancati da altri due fratelli e da una quindicina di addetti. Da tempo è entrato un’altra generazione degli Antonelli, Mattia, figlio di Nario.
L’avventura inizia con Nario che a 16 anni è apprendista nella ditta Bezzi (ancora oggi sul mercato), Riccione. Dai primi anni Ottanta è un crescendo di cantieri e lavori. Oggi, collaborano con alcune delle maggiori imprese edili sul territorio. Qualche nome: la Cooperativa Artigiani Muratori di Gabicce Mare, l’Edil Ubaldi, l’Edilnova.
Materiale dalla durata di secoli (studi d’invecchiamento hanno verificato che può vivere anche 400 anni), il rame oltre che montato viene anche lavorato nel capannone misanese. Il boom delle grondaie, pluviali, particolari e coperture, arriva negli anni ’80. Prima si usavano le lamiere: più a buon mercato ma di breve durata.
I fratelli Nario e Claudio hanno anche l’hobby in comune. Sono appassionati di moto. Nel tempo libero vanno a provare all’autodromo Santamonica. “Emozioni indescrivibili quando si butta giù il mezzo per entrare in curva”. Nario è anche un sub; tiene lezioni nella piscina di Riccione.