– “Il nero testo di porosa argilla” è il titolo del libro-strenna edito da Pier Giorgio Pazzini e distribuito dalla Cassa di Risparmio di Cesena gruppo Unibanca. Un bellissimo racconto fotografico di Pier Paolo Zani, la presentazione di Sergio Zavoli e testi degli studiosi Umberto Foschi e Lucio Gambi.
“Il volume di Pier Paolo Zani – scrivono i presidenti Germano Lucchi (Unibanca) e Bruno Piraccini (Cassa di Risparmio di Cesena) – ci offre immagini di alto livello artistico, che narrano l’intero ciclo della lavorazione del testo o, come diciamo noi, la teglia (tègia), lo strumento necessario a cuocere la piada romagnola. …La piada è stata celebrata da poeti e da letterati famosi: basti citare Giovanni Pascoli che all’umile alimento dedica un intero poemetto dal titolo, appunto, ‘La piada’. E non ha esitazioni a definire la piada ‘il pane della libertà’. Essa era per lui il simbolo della Romagna, della casa di San Mauro, della famiglia”.
Sergio Zavoli nella presentazione (‘In attesa dell’amnesia finale’), scrive: “La volta che vidi cuocere la piada non più sul testo, ma sulla lastra di ferro infuocata dal gas, e notai che nessuno più la bucava con la forchetta un po’ perché respirasse, un po’ per forare le bolle, un po’ per uncinarla e farla girare, capii che una civiltà era scomparsa anche nelle sue piccole cose, e con essa finiva una certa donna romagnola”.
Pier Paolo Zani vive a Savignano sul Rubicone. Vincitore nel 1979 del Premio Epoca per il tema “La gente”, per anni ha collaborato alla rivista In tema di medicina e cultura, edita dall’Istituto Geografico De Agostini di Novara. La sua attività fotografica è diventata ben presto indagine etnografica, capace di penetrare non solo con intensa consapevolezza antropologica, ma anche con amore e rispetto, e senza forzature romantiche o nostalgiche, in quel mondo contadino che oggi, dopo lunghissimi anni di storia, va dissolvendosi o comunque è in fase di notevoli mutamenti.