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Libera chiesa in libero Stato

Redazione di Redazione
9 Giugno 2005
in L'opinione
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
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– Quando la Chiesa di Roma riuscirà ad assurgere ad un livello al di sopra ed al di fuori degli affari dello Stato Italiano? Quando riuscirà a tollerare che lo Stato laico Italiano possa anche partorire leggi civili ed indire Referendum senza che le opinioni religiose lateranensi debbano necessariamente interferire? Quando sarà il tempo in cui nello spirito dogmatico della Chiesa aleggerà finalmente il dubbio che anche gli altri potrebbero avere ragione? E che quindi non è bene voler imporre al prossimo le proprie volontà?
Io non vedrò quel tempo, ma mi auguro che i nostri giovani nipoti possano vederlo. Sarà quel tempo una conquista per tutti, anche per la stessa Chiesa.
Sarebbe altrimenti triste il vedere ripetersi sempre le intolleranti posizioni di dogmatismo, le pressioni ai vari livelli ove parlamentari dello Stato scendono a fare il cane da guardia di un neo ruinesco partito, supportati dalla presunzione di avere la verità in tasca che permette, anzi addirittura obbliga, ad usare violenza (anche senza accorgersene) nella vita privata degli altri con la presunzione di fare il loro bene: vedasi quel che fu nel passato la funesta esperienza dell’Inquisizione, ma, in tempi più recenti di trentun anni fa, la infelice crociata di Amintore Fanfani, uomo di Stato che non riuscì a sottrarsi alle pressioni di Paolo VI.
Nel 1796 il medico e ricercatore inglese Edward Jenner si accorse che tra i pazienti di campagna che praticavano l’opera materiale di mungitura delle vacche e che quindi entravano in contatto diretto con la variante bovina del vaiolo, (che non era letale), diventavano immuni al vaiolo umano, che invece era pericolosamente mortale e contagioso e si trasmetteva per via aerea diffondendo un terribile alone di morte e di paura.
Pensò subito di sfruttare il vaiolo bovino a scopo profilattico nell’uomo iniettando il materiale prelevato dalle pustole infette dei tittoli mammari delle vacche.
L’esperimento riuscì e la sua scoperta in seguito prese piede.
Il grande biologo francese Louis Pasteur, cinquantanni dopo, in onore della scoperta di Jenner, chiamerà “vaccinazione” questo tipo di profilassi.
Il suo scopritore però non ebbe solo consensi e conferme, ma anche nemici e ostilità tra i conservatori, i benpensanti ed alcune persone di chiesa di allora (anche se quella anglicana fu sempre molto più tollerante di quella di Roma).
Al di qua della Manica imperava dalle nostre parti all’inizio del XIX secolo l’allora Papa Pio VII, al secolo Luigi Barnaba Gregorio dei Chiaramonti da Cesena, già Vescovo di Imola, il quale, pur non essendo una mente particolarmente eccelsa e lungimirante, ebbe però la buona ventura di avere come Segretario di Stato il Cardinale Ercole Consalvi uomo di una certa apertura ai sentimenti di civiltà del momento ed ai primi albori delle istanze liberali.
Però il 20 agosto 1823 moriva il vecchio Pio VII e la maggioranza dei Cardinali: cosiddetti “zelanti” ed ossequianti verso l’Austria, impedirono l’elezione del Cardinale Severoli, uomo moderato ed aperto, per il veto espresso dallo stesso Imperatore austriaco. Fu eletto il marchigiano Annibale della Genga con il nome di Leone XII il quale dimostrò subito le sue tendenze e la sua sudditanza verso l’Austria licenziando il Cardinal Consalvi, che morirà l’anno seguente, nominando Segretario di Stato il Cardinale Della Somaglia, rigido reazionario e conservatore, pupillo dell’Austria il quale non era tuttavia riuscito alla scalata pontificia.
Quel poco che, in senso liberale il Consalvi aveva fatto, fu subito distrutto.
Tra i primi provvedimenti del nuovo Papa fu proibita quella profilassi che in seguito si chiamerà “vaccinazione”.
Come è triste osservare che a tanti anni di distanza si ripetono oggi queste funeste prese di posizione. Evidentemente la Chiesa, pur nella sua notevole ed apprezzabile evoluzione, da centotrentanni a questa parte, ha ancora del cammino da percorrere in questo senso e più precisamente nel campo delle istituzioni civili.
Per dovere di cronaca, ritornando al primo quarto del secolo XIX, diremo anche che Leone XII mise al bando il valzer perché considerato un ballo osceno. Fece mettere obbligatoriamente i cancelli davanti alle Osterie di Roma per impedire che le persone vi facessero sosta.
Nel ritorno alla più completa restaurazione furono adottate un insieme di norme repressive ed anche grottesche.
Il senso del ridicolo ed il servilismo della Santa Sede verso l’Austria arrivò al punto tale da offrire al Ministro austriaco Metternich, da parte del Papa, la porpora Cardinalizia. Onore che il Ministro austriaco, più sensato del Papa, declinò.
Fin dall’inizio del XX secolo emerge che le vaccinazioni ebbero una grande importanza nello sviluppo sanitario della società umana e quei zelanti guardiani nostrani sarebbe auspicabile che oggi non trovassero granchè di seguaci nelle attuali dispute sanitarie e ciò per il bene comune.
La speranza vuole essere che non occorrano così tanti anni perché tutti se ne accorgano.

di Silvio Di Giovanni

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