– Non studiamo, non lavoriamo abbastanza, siamo distratti, non siamo mai sufficientemente maturi e all’altezza; le solite cose che dicono di noi, ragazzi nella critica età tardo-adolescenziale che così presi da mille interessi a nostro parere importanti, ci dimentichiamo, o meglio trascuriamo ciò che c’è fuori dalla nostra visione alquanto fiabesca del mondo.
Ma allora, quand’è che ci renderemo conto che al di fuori della nostra favola in cui viviamo per sopravvivere alle avversità di ogni giorno, ci è richiesta maturità e impegno in tutte le cose?
La risposta più banale e ovvia a cui tutti credo risponderemmo sarebbe: “Non so, ancora non ho questi pensieri, d’altronde mi piace stare qui, al resto ci penserò quando sarò più grande.”
Veniamo spesso accusati, soprattutto in ambiente scolastico di non essere mai responsabili del nostro lavoro, per esempio, ogni volta che si prende un brutto voto oppure si viene ripresi dall’insegnante per il nostro atteggiamento, assumiamo un comportamento non responsabile e maleducato il più delle volte al cospetto degli insegnanti e anche verso noi stessi.
Penso che questo nostro modo di fare danneggi prima di tutto chi svolge appunto il ruolo di nostro tutore a scuola ma anche al lavoro poiché proprio da loro riceviamo l’educazione e il giusto modo “di stare al mondo”, attraverso regole e principi che ci vengono dettati.
Purtroppo noi ragazzi tendiamo ad avere un approccio non adeguato a queste regole imposte dalla società, trasgrediamo e disobbediamo a ciò che ci viene imposto e a questi valori che sarebbero il giusto pretesto per entrare nel mondo degli adulti e arrivare ad un buon livello di maturità.
Naturalmente non mi riferisco a tutti i ragazzi ma a grandi linee penso che ciò accada a chi è abituato a vivere agiato, comodo, senza limitazioni e regole da parte dei genitori che servirebbero ad educare il proprio figlio in maniera corretta.
Dopo tutto, si dice che ognuno è il frutto dell’educazione ricevuta e se è veramente così, allora chi ha ruolo di tutela nei nostri confronti (genitori, educatori e insegnati compresi!) dovrebbe prenderci per mano ed accompagnarci sulla strada più opportuna al fine di farci capire che la favola in cui viviamo prima o poi finirà e arriverà il momento di diventare responsabili per affrontare ciò che ancora non abbiamo mai visto.
di Valentina Albani