Sette serate
– Ottocento Festival si svolge dal 4 al 10 agosto: per 7 serate consecutive il borgo si trasforma in un grande variopinto palcoscenico per spettacoli, esposizioni, mercanti, incontri musicali e gastronomici.
– L’intero centro storico di Saludecio si presenta quindi come la classica “Fiera dell’800” e cioè luogo di commercio ed insieme di ristoro e divertimento, nel quale la mappa gastronomica dei “Cibi e Delizie dell’Ottocento” mostra grande ricchezza e varietà di spunti culinari e situazioni d’ambiente.
Nelle piazze e nei vicoli di “Mercanti in Fiera” si ripropone la fiera di un tempo, dove acquistare prodotti particolari o assistere a dimostrazioni pratiche.
Le “Osterie” sono caratterizzate, ognuna, da uno spunto storico-geografico che si sviluppa nella scenografia particolare, nell’ambientazione specifica e nel menù originale assegnato.
Osterie – Sono caratterizzate ognuna da uno spunto storico-geografico che si sviluppa nella scenografia particolare, nell’ambientazione specifica e nel menù originale.
Caffè – Prendono spunto dai bistrot e dai cafè chantant. Bevande e dolci del periodo storico, affiancati da piatti salati e freddi. “Fast-food” ottocenteschi: dove si gustano piatti veloci della cucina povera
Cosa c’è da vedere
– Dal 1500 al 1800 Saludecio è stata la capitale della Valconca, sia per ragioni economiche, sia per ragioni politiche. Tale grandezza si legge nel borgo: un vero e proprio tesoro architettonico. E’ sufficiente ricordare che su 15 palazzi di pregio della provincia di Rimini ben 8 si trovano a Saludecio. Ecco cosa c’è da vedere.
IL BORGO
Affusolato su un crinale. E’ un notevole chiaroscuro di vie, vicoli, piazze, piazzette, slarghi, angoli.
SAN BIAGIO
E’ una delle maggiori della Romagna. Una cattedrale la definisce il professor Piergiorgio Pasini. Architettura del Settecento, santuario del beato Amato Ronconi, conserva importanti opere d’arte. Annesso alla chiesa c’è un Museo d’Arte Sacra: di valore assoluto. I quadri importanti: due Cagnacci (San Sisto Papa e la Processione del Sacramento), il Veronese, il Centino, Giuseppe Solerti Brancaleoni, Sante Braschi.
PORTA MARINA
Del secolo XIV, epoca di Sigismondo Malatesta, è l’ingresso del paese. Se ci si gira: magnifica vista mare.
PALAZZO COMUNALE
Sorto sulla Rocca Malatestiana distrutta. Bel colonnato, di fronte alla chiesa di San Biagio.
TORRE CIVICA
Secolo XIV, è una delle tre torri-campanili che caraterizzano il profilo della cittadina da lontano.
PORTA MONTANARA
Chiude il paese dal lato monte, verso Mondaino. Risale sempre al XIV secolo.
GEROLOMINI
Nella chiesa ci sono opere del Settecento; accanto il bel convento; oggi trasformato in una elegante e sobria foresteria.
GIARDINO DEI PROFUMI
Sull’esterno delle mura, oltre Porta Montanara. Un po’ malconcio, ma vale ben una visita.
PALAZZI
I palazzi padronali sono la testimonianza più forte della potenza economica della città. Importanti sono almeno una decina. Quello assolutamente da non perde, aperto proprio per l’occasione, è palazzo Albini (già della Rovere, dalla famosa famigòlia che lo fece costruire) secolo XVI. Bel cortile, impreziosito da colonnato stile Urbino.