– Nessuno è figurante nella propria patria. Durante lo svolgimento delle manifestazioni estive della Valconca, si è potuto registrare un inconsueto fenomeno: numerosi cittadini dei 9 comuni bagnati dal Conca hanno addirittura preso le ferie per partecipare in prima persona alle feste organizzate da comuni diversi da quello di residenza.
La prima grande “migrazione di festaioli” è stata quella di “Note di..vino” di San Clemente, la kermesse enologica in cui una vera e propria colonia morcianese ha indossato grembiule e arrotolato le maniche della camicia per mescere vino calandosi nei panni di osti.
Ma il fenomeno più significativo è stato quello dell’assalto al “Palio del Daino”.
Un’orda di non-mondainesi ha preso letteralmente d’assedio il borgo della festa in costume più importante della provincia, occupando addirittura “ruoli strategici” come il prestigioso corteo storico della corte malatestiana.
Tra i nobili che hanno sfilato in Piazza Maggiore non può non essere stato notato l’azzimatissimo architetto morcianese Stefano Ricci, mentre tra fuochi e carne alla brace ormai sono presenza fissa fra’ Andrea Guidi e fra’ Gianni de Nicolò.
Questi ultimi, in particolare, immolano parte delle proprie ferie alla causa del Palio del Daino per poter così respirare a pieni polmoni l’aria medioevale della quattro giorni di Mondaino. L’edizione 2005 del Palio è stata vinta dalla contrada Castello: al nono centro.
Matteo Bonetti