– A cosa sono dovute le continue fibrillazioni politiche riminesi? Uno dei motivi principali è senz’altro la gara per le candidature alle elezioni politiche del 2006. Una questione di poltrone insomma (tema che, peraltro, contraddistingue ogni fibrillazione politica riminese).
I dubbi principali sono all’interno della Margherita, e le cose potrebbero ulteriormente complicarsi alla luce di quanto sta succedendo, a livello nazionale con la bagarre tra Romano Prodi e Francesco Rutelli.
Al momento, comunque, Ermanno Vichi è convinto di avere in tasca la candidatura della gamba di centro della coalizione, a Rimini. E ogni sua azione, intervento, veto, serve per rafforzare questa linea di lavoro. Basti pensare al niet dato a Bologna rispetto ad un assessore regionale riminese di centro (anche se indipendente) o al tentativo di “spacciare” Alberto Ravaioli, che si è candidato a succedere a se stesso nel 2006 al Comune di Rimini, come un candidato indipendente e gradito ai Ds piuttosto che alla Margherita.
Tutto per poter, in fase di candidature per le politiche, vantare un credito. Quello che dovrebbe portarlo, insomma, a correre per il seggio di parlamentare alla Camera, a Rimini Nord. A quanto si dice al momento, infatti, il seggio di Rimini Sud sarebbe saldamente in mano a Mauro Bulgarelli e ai Verdi, per un secondo mandato.
A questo punto resta il dubbio dei Ds. Chi sostituirà Sergio Gambini che scende? C’è chi dice che i Ds dovranno accontentarsi di un secondo mandato senatoriale per Sergio Zavoli, che ormai va considerato diessino e riminese. Cosa che però sarà difficile da far passare alla base. E altrettanta fatica farebbero, i vertici diessini, a spiegare una “dieta” simile. Senza contare, infine, che Giuseppe Chicchi è lì in attesa da un pò.
In una situazione del genere, insomma, tutto è ancora possibile. Un seggio alla Camera per Chicchi e uno per Vichi, coi Verdi che restano a piedi e Zavoli in qualità di ulivista a garantire la rappresentanza di tutta l’Unione, al Senato?
Ma esisterà ancora l’Unione nel 2006? Tanti dubbi che provocano, appunto, tante fibrillazioni. Caos che, di certo, non mancherà nel centro-destra. Che, come noto a Rimini elegge, ormai da due mandati, un senatore. Candidatura dunque quantomai ambita. Nel ’99 il forzista Giampaolo Bettamìo la soffiò all’ultimo momento a Gianni Piacenti. E tutte le voci lo danno per riconfermato: anche lui, come Zavoli, un paracadutato che però si è ben radicato nel Riminese. Oltre ad aver ottenuto un incarico governativo.
Ma sulla via del 2006 potrebbe trovarsi di fronte un altro avversario di rilievo. Quel Filippo Berselli (An) che pare aver “abbandonato” la natìa Bologna per Rimini, dove è anche sindaco di Montefiore, (oltre che sottosegretario alla Difesa) e che potrebbe reclamare il seggio sicuro. Difficile dire, a quel punto, chi sarebbero i due candidati di bandiera per gli altrettanti seggi alla Camera. Mentre non è affatto difficile immaginare la bagarre che, anche dall’altra parte si scatenerà. Un solo dubbio in conclusione: si sentirà almeno parlare di programmi?
di Francesco Pagnini