Sul dettaglio di quelle conversazioni abbiamo ricevuto da diversi lettori richiesta di notizie, pertanto pensiamo di fare cosa gradita ai melomani, pubblicando commenti più completi su quelle conferenze.
“Negli ultimi anni della sua vita trascorsi nella Repubblica di San Marino ove si è trasferita, Renata Tebaldi mantiene costanti rapporti con amici di Rimini. Si tratta di persone molto vicine al mondo della musica come Minnie Torsani titolare della storico negozio di musica, dischi e pianoforti di via Mentana, vero tempio della musica ove usavano riunirsi gli appassionati. Tra questi Glauco Cosmi, grande personaggio amico di Federico Fellini a cui faceva spesso visita a Roma. A Cosmi la Tebaldi ispirerà l’idea della oggi famosa Sagra Musicale Malatestiana. Il 30 settembre 1988 Renata Tebaldi si presenta inaspettatamente a Cattolica in occasione del ciclo di conferenze ‘L’opera, ascolto, visione e commenti”, ideato da Marcello Di Bella, (allora direttore del Centro culturale polivalente).
La famosa soprano è accompagnata da Simona Baldolini, giovane cantante cattolichina che la Tebaldi intende affidare a Rodolfo Celletti, già maestro di tante voci famose. Nel 2004, dopo una rapida carriera, ritroveremo la Baldolini trionfante in “Aida” al “Palas”, tempio della pallacanestro pesarese.
Rodolfo Celletti è un profondo conoscitore della lirica. Critico musicale, autore di libri italiani e stranieri, tra cui la ‘Storia dell’opera’ edito dalla Utet e ‘Voce da tenore’. Col brio e padronanza della materia affascina l’attenzione del pubblico. Dopo avere inquadrato il periodo storico e il ‘genere’ tipico del ‘bel canto’ Celletti dimostra l’influenza del Rinascimento e del Barocco. Con l’aiuto di dimostrazioni audiovisive illustra ‘trilli’, ‘variazioni’ e ‘passaggi’ nonché le difficoltà di esecuzione e di respirazione per cantanti meno preparati e dotati. Nel lungo intervento Celletti passa sul filo tagliente della critica: cantanti, musiche e musicisti di tutte le epoche.
Un capitolo a parte è quello della grande influenza dei castrati. Vi furono dei periodi in cui il tenore è subalterno, se non addirittura gregario di castrati e primedonne, finché, con Rossini, Bellini e Donizetti lo squillo tenorile si impose definitivamente nella lirica dell’Ottocento. Oltre a Renata Tebaldi in sala sono presenti le cantanti Elvidia Ferracuti, Maria Parazzini e il direttore del Liceo Musicale ‘Lettimi’ di Rimini Guido Zangheri”.
(Continua)
di Sergio Tomassoli