– Congresso con una bella presenza, una trentina di persone, quasi tutti gli iscritti, una discussione animata (una decina di interventi) e con Sandro Pizzagalli, il segretario finito in minoranza nel confronto sulle tre mozioni. Con coerenza lascia la segreteria (con il direttivo però che gli rinnova la fiducia) a favore di Elio Bassetto. Per certi versi una lezione di stile quella di Pizzagalli.
Questo in sintesi il congresso comunale di Rifondazione comunista che si è tenuto lo scorso febbraio presso il bar “Rio Agina” sulla Nazionale.
Il fatto potrebbe apparire clamoroso ma non lo è. Sandro Pizzagalli, consigliere provinciale, capace di portare il proprio partito oltre il 17 per cento alle elezioni comunali dello scorso giugno, non è mai stato vicino alle tesi di Bertinotti. Ed è stata proprio la tesi di Bertinotti la vincente a Misano. Dice Elio Bassetto, un dirigente: “La mozione di Bertinotti è pragmatica. Se vogliamo cambiare qualcosa, dobbiamo andarci anche noi a governare”. Pizzagalli ha sostenuto la mozione di Gigi Malabarba: “L’alleanza col centrosinistra va fatta per battere Berlusconi, ma senza entrare nel governo”. La terza mozione, quella che fa capo a Ferrando, non ha ottenuto neppure un consenso. Pasqualina Pala, candidata a sindaco alle ultime elezioni, si è astenuta.