– Rilanciare il turismo di Cattolica partendo dal mare. La prima idea forte è ricreare uno spicchio di mare naturale, una specie di parco dove la natura si possa riproporre in tutto il suo splendore. Insomma, un ritorno al passato.
La presentazione dello speciale progetto è avvenuto lo scorso 29 gennaio al Circolo nautico. Sono stati invitati gruppi di cattolichini che hanno l’ambizione di credere in progetti che possano far crescere la città sia da un punto di vista economico, sia ambientale, sia culturale.
L’idea del tavolo è dell’assessorato provinciale all’Ambiente, retto da Cesarino Romani, un cattolichino, all’interno di Agenda 21, una sigla che significa affrontare i temi dello sviluppo sostenibile e la sua concretizzazione insieme a tutte le associazioni del territorio. Un esempio concreto, ad esempio, è l’operazione bagnino sostenibile che ha come avanguardia Riccione.
L’idea cattolichina è stata germogliata sotto le feste di Natale con delle discussioni informali. Piano piano attorno all’idea si è raccolto un gruppo di persone che è andato poi a rafforzarsi.
“In una serie di incontri informali – dice Cesarino Romani – sono emersi meglio i pensieri. Così si è pensato di annunciare alla città il nostro percorso: rilancio di Cattolica attorno al mare. Ed il primo soggetto da coinvolgere è l’amministrazione comunale, insieme a tutte le altre componenti economiche ed istituzionali della città, dai bagnini, ai pescatori, passando per gli albergatori”.
“Mare come punto di partenza – continua Romani – e Cattolica come teatro sperimentale. Proteggere un tratto di mare, che potrebbe essere quello delimitato dalle boe, potrebbe essere una buona partenza; in profondità 500 metri. L’uomo che va a rinaturalizzare l’area attraverso però la condivisione ed una domanda: quale sacrifici siamo disposti a fare? E con l’archeologia si potrebbe compiere un altro percorso. E se ci sarà partecipazione vuol dire che siamo pronti per pensare uno sviluppo diverso da quello attuale ma non per questo meno interessante. Dato su cui riflettere. Nel ’96, il 70 per cento del territorio di Cattolica era urbanizzato. Oggi, molto di più. Non ci resta che il mare come natura vera”.
Maurizio Cecchini sottolinea la duplice importanza del progetto: quella naturalistica, per riscattare un tratto di mare che ha bisogno di maggiore tutela, e quella dell’immagine turistica, perché di fatto “il mare è la nostra cartolina. Ci vorrà il sostegno di tutta la città – dice Cecchini -, compreso il mondo della pesca, oltre alle istituzioni provinciali e regionali. Il progetto di oasi marina sommersa potrebbe inserirsi nel percorso di Agenda 21 portato avanti dall’assessorato provinciale all’Ambiente”. Ora il Comitato promotore pensa al supporto di un comitato scientifico per valutare il progetto in tutta la sua validità.
Cecchini portavoce
Il Comitato promotore è composto da Maurizio Cecchini, nominato anche come portavoce (presidente albergatori), Giancarlo Leopardi, Mario Prioli (associazione albergatori), Tullio Badioli, Mauro Villa, Alberto Magnani, Alessandro Ricci (Circolo Nautico), Ivano Maltoni (Coop. Bagnini La Regina), Fabio Pini (coop. chioschisti Le Sirene).