– Da Orvieto a Montefiore Conca a lezione della tecnica della cera persa per la fusione del bronzo da Umberto Corsucci. Venticinque ragazzi, classe quarta, dell’Istituto d’istruzione artistico di Orvieto per una settimana sono stati gli ospiti dello sculture montefiorese.
Accompagnati dalle insegnanti, Annamaria Chiasso (Storia dell’arte e della conservazione degli oggetti artistici) e Dorella Colonnella (Percezione visiva e tecniche artistiche) i ragazzi hanno lavorato sulle porte di bronzo di Emilio Greco del duomo di Orvieto, uno dei capolavori mondiali del gotico. Hanno realizzato dei bozzetti reinterpretando i soggetti. Poi, hanno realizzato dei modelli di creta. Ed hanno inviato a Montefiore Conca le speciali opere per la fusione finale. Infine, muniti di strumenti di bottega, lime, martelli, scalpelli di varie dimensioni, hanno raffinato le formelle di bronzo.
Hanno detto le insegnanti: “Siamo venuti qui perché a scuola non abbiamo laboratori di fonderia. Qui siamo già stati alcuni anni fa per uno stage”.
Alle insegnanti è stato chiesto quali impressioni delle nostre colline: “Sono molto belle. Questa zona in alto ci è molto piaciuta. Per godere del paesaggio facciamo a piedi il tragitto da Montemaggiore (dove si trova la casa-bottega di Corsucci) fino a Montefiore. Si può dire che la collina riscatta un mare molto sfruttato dal turismo. La collina è un’oasi di verde davvero piacevole”.
Spesso Corsucci ha allievi nella sua bottega-laboratorio con vista mozzafiato sull’Adriatico. Oltre a svolgere l’attività di scultore, è anche un ottimo fonditore. Negli anni ha affinato la tecnica; la cera persa era in uso da greci e romani. Sulle varie fasi di lavorazione ha anche pubblicato un libro alcuni anni fa.