– La Segavecchia ritorna con più vigore e voglia. Dietro c’è come sempre il Cumited de Fnil (il vecchio nome di Misano Adriatico in onore di un fienile che si trovava vicino ai giardini Gentilini) e l’appoggio economico ed organizzativo robusto dell’amministrazione comunale.
L’ultima volta della Segavecchia è stata nel 2001. Poi, per stufo, direbbero i toscani, è stata interrotta. Quest’anno si va a ricominciare con rinnovato ardore. L’appuntamento con la vecchina che si immola sul falò della speranza è sempre stato molto sentito, nonostante che la manifestazione abbia poco più di 20 anni.
La Segavecchia nasce nel 1980, con quattro chiacchiere tra amici, con lo scopo di dare un po’ di vita al centro di Misano Mare ed intrattenere in modo speciale i turisti. L’idea porta la firma di Giancarlo Moroncelli del ristorante “la Stazione” ed Angelo Cecchini del bar “Turismo”. Era una serata tarda, in quella in cui non si va mai a dormire. E tutti attorno a: “Che tipo di festa possiamo fare per Misano?”.
La leggenda vuole che la vecchina che si porta al rogo fosse di facile costume.
Dice Giorgio Torsani, il presidente del Cumited: “Ci è ritornata la voglia di fare, anche stimolati dall’amministrazione comunale”.
L’appuntamento è il 9 ed il 10 aprile in piazza della Repubblica. Nella prima giornata il sipario si alza alle 21 con l’orchestra di Roberta Cappelletti. Il clou è il giorno dopo. Si inizia alle 10 del mattino con lo spinning. Per riprendere il pomeriggio alle 15 con l’orchestra Savini. Poi c’è la classica sfilata dei carri allegorici e gruppi mascherati. A seguire show con ballerine brasiliane, sfilata di gruppi in abiti dell’800, spettacoli circensi. Ed ancora mostra mercato di antiquariato ed esibizioni di aquiloni.
Alla sera attorno alle 10.30 si dà fuoco alla strega, un rito propiziatorio che saluta l’inverno e vuole essere anche l’augurio di una prospera stagione turistica ed agricola.
“La nostra intenzione – continua Torsani – è arricchire sempre di più la Segavecchia. Farne un appuntamento capace di soddisfare prima di tutto i misanesi e poi i suoi ospiti”.
Una delle discussioni misanesi più forti è che negli ultimi anni a Misano non sono nate, e le poche nate non si sono radicate, manifestazioni in grado di aiutare l’offerta e gli affari dei commercianti. Trasgressiva, allegra, colorata, in pochi anni la Segavecchia è riuscita ad imporsi con notevole simpatia. Ora il grande ritorno.