– Che cosa può fare un gruppo di amici sui cinquant’anni d’estate, da giugno ad ottobre, a Cattolica per intrecciare lo spirito dell’adolescente con la riflessione degli adulti? Da dieci anni si confrontano su un campo da tennis, dando vita al Torneo “Tajadel e Fasol”. Un altro manipolo, invece, da meno anni, anima il “Caviale e Champagne”.
Lo spazio scenico è quello del Circolo Cerri, un mito. Quest’anno “Tajadel e fasol” non si è concluso, ma non importa quasi a nessuno. “L’importante è lo spirito. La gara è la scusa per trascorrere insieme i giovedì sera e finire davanti ad una pizza, dopo. Di sicuro la nostra classica cena di fine torneo si farà”, raccontano i protagonisti.
Quest’anno la formula del torneo è stata modificata, non più classifica per singoli ma per doppio. Per dare più senso, le sei coppie si sono contrassegnate con un vino. Nel nome, come gli scout, le caratteristiche di gioco e forse anche caratteriali: Odoardo Gessi-Emanuele Romani (Bianchello del Metauro, in onore delle origini marchigiane del secondo), Giancarlo Primavera-Rosario Todaro (Cagnina), Armando Berlini-Moreno Pecci (Albana), Paolo Magnani-Giorgio Gerboni (Trebbiano), Walter Spezi-Enrico Tanelli (Sangiovese).
Il talentato della dozzina è Moreno Pecci; divario accresciuto anche dai 10 anni più giovane. Quest’anno, per la prima volta, ha smarrito un set. Beneficiario: Gessi. Bilanciate nella forza, la coppia più rognosa da battere è Primavera-Todaro. Si allenano, fanno tattica e cercano di innervosire gli amici. Altra novità quest’anno, per la prima volta, Gino non ha rotto la racchetta. Fanno sapere gli amici: “Ha imparato a scagliarle sia contro la rete, sia per terra”. Creativi i premi per tutti di fine torneo. I più fantasiosi: la caffettiera Bialetti, il coltellino svizzero e la coppa di maiale.
Nome diverso, ma stesso spirito e finalità il “Caviale e Champagne”. Anche questa è una competizione a coppia. Otto: Walter Spezi-Luigi (Bigio) Della Biancia, Walter Bordoni-Terenzio Bernardi, Giuseppe Tonti-Eddy Turra, Giancarlo Magi-Armando Berlini (che ha preso il posto dopo due match dell’infortunato Giorgio Gabellini), Luigi Colombari-Francesco Gabellini, Vittorio Brunaccioni-Enzo Bordoni, Vico Vecchi-Giuseppe (Pino) Ercoles, Natale Cavicchi-Odoardo Gessi.
Quattro i trofei in palio: fair play (Eddy Turra), cagnarotto (Luigi Colombari), Aurelio Signorini, per ricordare un amico scomparso (Odorado Gessi, con ben 14 punti direttamente su battuta). Infine, i vincitori: Gessi-Cavicchi; secondi: Colombari-Gabellini. Le premiazioni i “ragazzi” di Caviale e Champagne, con cena finale, al ristorante “Cantina” di Gabicce Mare lo scorso 7 ottobre.
Indimenticabili, la sera, nel fresco del giardino del circolo, con le famiglie, alcune tavolate: pizza e cena di pesce.