– Nei Ds i ragazzi che ci sono si cerca di farli emergere, magari non eccessivamente, ma le possibilità vengono date, e sono contento dell’esperienza fatta, senza militanza non sarebbe stata possibile.
Visto che ho un pò di tempo, volevo fare qualche riflessione su congresso ds. Sinceramente non mi hanno appassionato e quindi ho seguito poco i sofismi politici sulle mozioni e meno che meno mi interessa il modo di elezione del segretario, sono scelte in cui la base non ha eccessive possibilità di incidere se non in modo molto limitato.
Lo stare un pò fuori mi ha dato anche modo di ragionare sullo stato della politica nazionale, e amaramente sto convincendomi che in effetti se il centrodestra è in netta crisi, non mi pare che il centrosinistra navighi in modo spedito, ancora preso dal nome, dalla modalità, dalla Fed, dalla Gad, dal partito unico o federato. Anche qui, sofismi politici che stanno davvero rompendo scatole a chi, come me, ci capisce ben poco e che è costretto a leggere sui giornali in quante regioni si andrà con lista unitaria secondo uno o l’altro. Parafrasando Walt Disney, viste le voci dei galli del centrosinistra, mi viene in mente la carica dei 101, quindi perché non chiamare l’allenza da Rifondazione a Mastella Peggy e la federazione Ds-Margherita-Sdi-Pre Pongo?
Sarebbe simpatico credo!
Forse è banale, ma non si potrebbe continuare a chiamare Uniti nell’Ulivo la federazione e Centrosinistra l’alleanza larga?
Dibattito che comunque interessa poco come dicevo prima, magari meglio un bel programma semplice, con poche cose che si faranno e con le cose che si devono cancellare delle leggi del polo…
Non sono daccordo con Rutelli che sostiene non si debbano cancellare le riforme del polo perché vanno sperimentate… se fosse introdotta la pena di morte in Italia e la criminalità dovesse scendere che significa, che è giusto così?
La cosa che però mi dispiace nella coalizione di centrosinistra è che si è perso il senso dell’internazionalismo che c’era un tempo nel vecchio Pci. Con tutti i difetti che aveva, manteneva sempre una visione globale, che attualmente è lasciata molto in disparte.
Nella finanziaria 2005 sono previsti tagli enormi alla cooperazione allo sviluppo, ma nessuna voce si sente. Eppure credo che l’idea del mondo che vogliamo possa essere un collante immenso per tenere insieme progressisti e cattolici.
Fare della mondialità, un giusto sviluppo di tutto il pianeta, uno dei primi punti del progetto del centrosinistra credo sarebbe importante, con anche i “costi” che questo implica: un consumo diverso, dei prezzi forse più alti per permettere condizioni dignitose, ambiente utilizzato meglio (energia solare, eolica, costosa, certo, ma che forse permetterebbe di essere meno schiavi del petrolio e delle guerre per controllarlo). Per dire senza paura che probabilmente le tasse hanno un livello proporzionato al livello della qualità della vita, non c’è una soglia “morale”, per cui uno si sente vessato e legittimato a non pagarle. In Svezia, Danimarca, Norvegia. Finlandia, le campagne elettorali non si basano su qualche euro di risparmio sulle tasse, pur avendo pressione fiscale che in alcuni casi supera il 50%. La riforma adottata quindi dal Polo ora, è pura illusione, certo, ai ceti bassi fanno sicuramente comodo quei 20 euro al mese in più, ma non daranno certo la spinta che si vuole dare all’economia. Serviranno a pagare i servizi a livello locale! per i redditi alti invece è una vera manna, ma non credo aumenti la loro propensione al consumo…
di Lorenzo Silvagni