Una campagna elettorale con poco entusiasmo politico ma con una grande effervescenza sui nomi. E con la Regione che assume sempre più un ruolo politico, progettuale e realizzativo fondamentale. Insomma, in Italia lo stato federale esiste già, come pure quello socialista. Così si presenta la tornata elettorale che il 3 e 4 aprile va a rinnovare il consiglio regionale ed il nuovo presidente.
Banale ma così: la provincia di Rimini necessita della Regione per essere protagonista sul mercato del turismo, e su quello produttivo. Senza dimenticare quello legato alla qualità della vita.
Invece, la campagna elettorale è afflosciata, senza entusiasmo e con 1.000-1.500 firme da raccogliere per poter presentare la propria lista in provincia e tutta giocata a colpi di manifesti.
L’entusiasmo che c’è però nei nomi. Il centrosinistra si presenta con la Fed (federazione tra Ds, Margherita e Sdi).
di Francesco Toti