– Notte senza luna. Stelle lontane. Strada senza lume. Asfalto sconnesso. Sottovoce:-Attenzione! Gott wie dunkel hier… (mioddio che tenebre qui…-)
La gente nel caldo, caldo, caldissimo buio sembra diretta ad una riunione di cospiratori. Luglio: inaugurazione della XIV edizione d’Interpretazione pianistica di Misano Adriatico, alla Chiesa del Convento dei Capuccini.
Tutto esaurito. Sedie anche ai lati della navata ma qualcuno dovrà stare in piedi. Saluti di prammatica. “La rassegna sopravvive nonostante le difficoltà… ecc… ecc… grazie a …ecc… ecc…
Presentazione: – Il Concerto del Pianista Roberto Cappello subirà una curiosa variazione, cioè un’aggiunta iniziale – aprirà Baldassarre Galuppi -nel terzo centenario della nascita-.
Il brano è una felicità inattesa. E sarà la prima di una folgorante serata. Seguiranno -come da programma – Mozart: incantevole. Schubert: di una dolcissima potenza virile. Schumann: nella più delirante, lucidissima, folgorante follia.
Tutti in piedi: gli applausi veramente scroscianti, come la pioggia in un film di Kurosawa, sono l’espressione della gioia ricevuta e del rispetto dovuto all’artista. Commozione, “Bravo… bravo… bravo!!!”. Affetto.
I bis vengono richiesti dall’incredibile emozione che il pianista ha donato. Generosamente suona ancora Roberto Cappello. Grondante di sudore suona e ringrazia. Lui? noi!
Concentrazione, fatica lacrime e sangue e… felicità. Questa è la musica che palpita e vive.
Chi vuole approfondire rilegga l’illustre curriculum del Maestro di cui è corredato il programma.
A noi la “perfetta letizia “dell’incontro e il rientro – chez nous – con una ricchezza d’inestimabile valore.
FESTIVAL INTERNAZIONALE di INTERPRETAZIONE PIANISTICA XIV EDIZIONE, 28 LUGLIO – 5 AGOSTO
L’aspettavamo. Aspettavamo la sobria ed elegante locandina del Festival e di pregustarne Programmi e Interpreti.
Puntualmente abbiamo potuto verificare che gli incontri sarebbero stati offerti all’insegna della consueta intelligente competenza.
L’impeccabile eleganza di Aquiles delle Vigne sarebbe tornata con Villa-Lobos, Chopin, Liszt e Gershwin; presentando inoltre la pubblicazione “Viaggio nell’intimo di un pianista” – Il come, il dove il quando e il perché di un personalissimo itinerario musicale.
Alfredo Speranza, nume tutelare, nell’ammiccante antologia de la “vieija guardia” dopo Chopin e Liszt. Per ricordarci “l’incredibile leggerezza dell’essere”…
Con Marco Ricciarelli avremmo passeggiato – alla luce del suono – tra i quadri di una esposizione di Musorgskij dopo un Liszt energico e grandioso.
A Pier Narciso Masi e al Quartetto Foné si dovrà la purezza del devoto omaggio a Schumann. Quartetto e Quintetto in Mib maggiore: Paolo Chiavacci primo violino con Marco Facchini, David J. Bursack viola, Ilaria Maurri violoncello.
Interdisciplinarità e contaminazione. Tra classico e jazz la proposta di ?ostakoviè-Joplin: Massimiliano Benvenuti al pianoforte e Monica Benvenuti soprano.
Brahms e Debussy: al violoncello Andrea Favalessa, Giacomo Sebastianelli alle percussioni nella cornice di Gradara, con Maria Semeraro e Patrizia Romanello al pianoforte.
I giovani pianisti dei Corsi di Alto Perfezionamento, negli ambiti a loro congeniali, avrebbero dato vita a due trepidanti serate.
Consuntivo: tutti i concerti hanno realizzato le promesse ampiamente e con la partecipazione di un pubblico attento ed affezionato presente per precisa scelta.
di Carla Chiara