– II Comitato Riccione per l’energia pulita chiede di integrare il Piano Provinciale dei rifiuti con l’introduzione di norme finalizzate alla loro riduzione e contenimento. Alla luce delle ricerche scientifiche sulle nanoparticelle esposte dal dottor Stefano Montanari nella conferenza tenuta recentemente a Riccione è risultato che “le migliori tecnologie possibili per incenerire i rifiuti” cui accenna il Piano non esistono perché anche se fosse dotata di filtri catalitici la nuova linea dell’inceneritore emetterebbe delle particelle piccolissime che proprio per le loro dimensioni infinitesime sarebbero ancor più pericolose.
Per tutelare la salute dei cittadini dai rischi derivanti dai processi di combustione ad alta temperatura come quelle che avvengono negli inceneritori, il Comitato chiede che si adotti un cambiamento di strategia prendendo in considerazione fin da ora soluzioni alternative all’ incenerimento proposto da Hera. Un piano bene fatto dovrebbe contenere non la previsione dell’aumento dei rifiuti ma quella della loro riduzione. Rivolgiamo perciò un appello ai Sindaci di tutti i comuni della Provincia e ai Consiglieri di tutti i partiti che dovranno approvare il Piano dei rifiuti perché si facciano carico delle istanze espresse dai cittadini loro elettori.
Chi parla di “sostenibilità” ambientale dovrebbe capire che per tre tonnellate di rifiuti bruciati gli inceneritori producono una tonnellata di rifiuti residui che vanno a finire in discarica. Gli inceneritori non eliminano le discariche anzi necessitano di discariche speciali. Ricordiamo che in altri paesi come New York, Seattle, Camberra, Hannover l’incenerimento dei rifiuti è considerato una soluzione tecnologica superata perché antieconomica e a forte impatto ambientale.
Comitato Riccione per l’Energia Pulita