– Era l’8 dicembre del 1910, festa della Madonna, don Raffaele incontra nella sagrestia della chiesa di Santa Sofia di Gradara il cappellano. Gli dice: “Cerca di non dare nell’occhio… avvicina Bagaren, el Ross, Mingaron e Badil e dì loro di passare parola agli altri… di venire… ma alla spicciolata… questa sera alla Benedizione, nel Coro, dietro l’altare. Terminata la Funzione attardatevi, e quando la gente si è alzata e vi ha voltato le spalle per uscire, voi tutti, sempre con calma e indifferenza, attraverso la porticina del Coro, salite in cucina, dove non tarderà a raggiungervi per mettervi al corrente delle ultime decisive novità: quello che mi raccomando è di non dare nell’occhio: una indiscrezione, un passo falso, potrebbero mandare all’aria i nostri piani…”.
Quei piani non furono mandati all’aria; fu la sera in cui nacque la Cassa Rurale di Gradara che aveva come fondamento “…il miglioramento delle condizioni morali ed economiche dei quali costituisce la sua principale ragione di essere”.
Partendo da quel lontano e sempre attuale fondamento, il consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Gradara ha predisposto una serie di aiuti a favore degli anziani per abbattere il caro prezzo della vita; diventata con l’euro sempre più ardua. Piccole sensibilità capaci di un grande aiuto. Si chiama Nuovo Conto Pensione e dà diritto ad una lunga serie di costi zero: niente spese per il pagamento delle bollette, per la tenuta conto, per le operazioni, per gli estratti conto trimestrali. E ancora: la pensione viene accreditata il primo del mese, polizze gratuite per infortuni e malattie, con la quale viene riconosciuta una diaria ospedaliera, tessera Bancomat in regalo con la quale effettuare le operazioni, sempre senza costi, in ogni sportello
Sul conto corrente si hanno anche ottimi rendimenti con tassi particolarmente vantaggiosi.
Ma perché tale iniziativa sociale? Fausto Caldari, il presidente dell’Istituto di credito gradarese: “La responsabilità sociale è l’ingranaggio che fa muovere tutto il nostro lavoro. La banca ha tre scopi fondamentali: promuovere lo sviluppo economico attraverso il prestito del danaro alle aziende che creano ricchezza attraverso il lavoro, svolgere una funzione sociale partendo dal singolo perché l’universalità inizia prima di tutto da sé stessi, infine promuovere la cultura per costruire una comunità migliore rispetto a come l’abbiamo trovata”.