– Antonio Baffoni è il custode di un frantoio dalla storia centenaria. Oggi, si trova a Misano Monte, a mezza strada tra il vecchio capoluogo e Misano Cella in una bella posizione vista-mare.
Non si hanno date e documenti certi sul frantoio. E’ verosimile che la sua storia affondi le radici almeno nell’Ottocento. La prima certezza è del 1939. Il frantoio si trova in un edificio nei pressi del cimitero di Scacciano. I proprietari, i Bianchini Massoni, una importante famiglia di possidenti di Misano, ammodernato lo trasferiscono nella loro casa padronale di Scacciano, poco prima della chiesa. Installano due presse idrauliche per la prima spremitura ed una superpressa per la seconda spremitura, l’olio di sansa.
Il nuovo opificio lo gestisce Guido Bianchini Massoni. Un altro aggiornamento tecnico arriva nel 1960: presse idrauliche per l’olio di prima spremitura, l’extravergine di oliva. L’anno dopo, 1961, la gestione passa al figlio Carlo, che la conserva fino al 1971; in quell’anno il frantoio viene ceduto in affitto al pronipote Antonio Baffoni, l’attuale proprietario.
Baffoni resta a Scacciano nella casa dei parenti fino al 1981. Nell’82, Baffoni acquista dagli zii gli impianti e le trasferisce nella sua bella casa padronale a Misano Monte in via San Giovanni 53. Nell’occasione, le macchine vengono sostituite da 3 superpresse idrauliche, da un nuovo separatore; del vecchio impianto resta l’anima: le macine di granito al lavoro ancora oggi.
Un altra data importante del secolare opificio è il 2001: macchine di nuova generazione, rispettose della qualità dell’olio, dell’igiene, come dimostrano i riconoscimenti raccolti nei vari concorsi: Henohobby Club dei Colli Malatestiani-Gradara, Concorso nazionale oli extravergine di oliva.
La lavorazione. Le olive giungono in frantoio e vengono stoccate in casse forate; la lavorazione si effettua nell’arco di 24/48 ore. Consiste: defogliate, mondate di ogni impurità, lavaggio. Infine, le presse del frantoio: pasta omogenea (dopo circa 45 minuti di rimescolamento), il decanter (per l’estrazione dei liquidi in modo separato dalla parte solida, sansa) e successivamente in centrifuga (separatore) per eliminare eventuali impurità. Nei vari passaggi, l’olio viene a contatto solo con l’acciaio inossidabile, con un’estrazione a freddo, esattamente inferiore ai 27 gradi.
Il frantoio Baffoni serve tra i maggiori olivocoltori del territorio: la Tenuta del Monsignore (5.000 ulivi, San Giovanni), Silvana Tonini (4.000, Montefiore), Secondo Casadei ( 1.200, Misano), i Muretti (500, Montecolombo), Agriturismo San Tiador (Mondaino), Azienda Agricola Rossi e Lilla di Riccione.
Sessantasei anni, tre figli, originario di Montecolombo (arrivarono a Misano nel ’37, acquistando dai Galli la casa che ancora oggi abitano), una passione per le moto che ha trasmesso ai figli, Antonio Baffoni produce olio in proprio (una dozzina di ettari di terra). Ha iniziato ad etichettare da una decina; il suo prodotto si trova fino in Olanda. La terra oltre ad un lavoro, ha rappresentato anche una passione.