– Padre Maria Benito Fusco ha un cervello d’oro, come un intellettuale della Grecia classica. In più è un bel cristiano: dei frati Servi di Maria; è il direttore dell’Istituto San Pellegrino di Misano Adriatico, dove si intreccia la fede con il meglio del pensiero occidentale. L’Istituto, insieme alla Rete di gruppi biblici, a Rete Radiè Resch, Arcobaleno di Cattolica, Gim missionari comboniani di Pesaro, il Gruppo missionario giovanile Osm, il Convivio dei popoli per la pace di Riccione, con il patrocinio dei Comuni di Riccione, Misano, Cattolica e Provincia di Rimini, ha messo in piedi un ciclo di incontri dal titolo evangelico: “Cercate la giustizia”. Come sottotitolo una “moderna” frase di padre Turoldo: “…e se le politiche non sono per l’uomo, vadano alla malora tutte queste politiche…”.
Perché tale titolo? Fusco: “Per recuperare una frase evangelica, che è allo stesso tempo poesia e politica. Perché la giustizia è uno dei pilastri della verità, della pace. Che tra religiosi e laici vanno a coniugarsi in maniera costruttiva. E’ un tema di comunicazione, di consumo; come consumare insieme momenti importanti: il pasto, il sapere, il silenzio, il tempo libero. Per cercare insieme, e dentro ognuno di noi, attraverso temi trasversali, biblici, che riguardano la giustizia, gli oppressi, i diseredati”.
“Con la giustizia – continua padre Benito – si risveglia la speranza in tante parti del mondo. Frei Betto e Antonio Vermigli affrontano l’esperienza del Sud America. Frate domenicano, giornalista, filosofo, Betto ha fatto parte del governo brasiliano di Lula.
Giustizia e formazione è l’argomento di Giuseppe Stoppiglia, prete operaio. Presidente di Macondo, è sul campo in America Latina e Africa. Ha scritto bellissimi libri.
Nel pomeriggio della domenica, si affronta il problema giustizia forse come la intende la gente: quella legata ai tribunali. Ci aiutano a riflettere Maria Falcone, sorella del giudice assassinato dalla mafia e Piergiorgio Morosini, cattolichino, magistrato a Palermo.
Il 1° maggio ci si inoltra negli aspetti della multiculturalità; un uomo per essere aperto, li deve conoscere: Dio è visto come il nostro e come quello degli altri. Arrigo Chieregatti è esperto dell’Indocina; mentre Carrol è un servo di Maria irlandese, dove da centinaia d’anni significa conflitto tra cattolici e protestanti. Non è un’assurdità?”.
“I 20 giorni di incontri – chiude padre Benito Fusco, terminano con padre Alex Zanotelli, missionario in Africa.
Sono incontri che aprono al dialogo, partendo da appartenenze diverse. E sono persone che nella chiesa hanno aperto varchi nuovi e che possono trovare con i laici più aperti percorsi comuni. Un convivio tra i popoli significa condividere la messa ed il pranzo. Verranno in tanti, specialmente giovani, da ogni parte dell’Italia; ragazzi che la prossima estate partiranno per missioni umanitarie.
E’ stato bello anche il percorso che le associaizoni, i gruppi religiosi hanno costruito passo dopo passo, con sensibilità diverse tra loro. Si è creato un bel clima all’interno del gruppo di lavoro che una volta alla settimana hanno discusso dei temi: che i relatori porteranno in mezzo a noi. Per cercare la giustizia: quella di Dio, della fede e forse dell’uomo”.