– Luigi Criscione: ebanista-scultore. Così si presenta per la mostra riminese. E l’accoppiata è lo specchio con cui si può scrutare lo spirito del misanese. Prima di essere artista, Criscione è un raffinato artigiano, un ebanista: uno che ha le idee e le sa anche concretizzare con le mani. Insomma, sa intrecciare con maestria la forza della mente e la creatività delle mani. Un profondo falegname conoscitore delle caratteristiche naturali della materia prima che è crsciuta grazie ai colori del cielo, la luce del sole, il ticchettio della pioggia, i profumi di madre terra, non meno che grazie gli umori degli uomini. Colori, luci, ticchettii e sapori che poi Criscione riesce ad estrarre.
Il Criscione ebanista ha alle spalle i prestigiosi saperi della falegnameria palermitana. Arriva a Misano nel ’68. Firma lavori di altissima falegnameria. I suoi mobili, grazie alla conoscenza del legno e alle tecniche della lavorazione, hanno la solidità dei metalli più resistenti. Davanti alla sua bella bottega, c’è una scultura in legno che contempla tutto l’ebanista-scultore Criscione. Difficilissimo creare forme simili, una serie di cerchi concentrici che richiamano l’universo, formate da pezzetti di legno incollati. Da anni è sotto le intemperie, ma più il tempo passa, più diventa bella, come una pianta nobile.
Dal legno Criscione ha la capacità di estrarre il senso dell’uomo. Una scultura avvolgente, morbida. Un’eleganza che trasuda delle morbidezze della natura. Opere che si elevano verso il cielo, con una leggerezza intessuta di danzanti venti primaverili. Non indica, ma da artista vero lascia a chi guarda la chiave lettura: la sinuosità delle linee diventano idee, le forme atmosfere, i chiaroscuri pensiero.
“Criscione Luigi: ebanista-scultore” è in mostra a Rimini nella Galleria Ariminum, corso di Augusto 132. Aperta il 16 agosto, chiude il 16 settembre. Orari, lunedì-giovedì dalle 10.30 alle 12.30 e 16.30-19.30. Venerdì e sabato, dalle 10.30 alle 12.30 e 16.30 fino alle 23.