– Sarà una cavalcata in tono minore, quella delle prossime elezioni. Perché ormai i giochi sono già fatti. Chi è in lista sa se si trova in una posizione di eleggibilità oppure no. E nel primo caso farà la campagna elettorale minima indispensabile per “giustificare” la propria elezione.
Nel secondo non farà proprio nulla. E’ il meccanismo terrificante della nuova legge elettorale.
In questo (triste) quadro, cosa succede a Rimini? Succede che dopo lunghe ed estenuanti trattative potrebbe andare a finire che il territorio porterà comunque a Roma una sua “pattuglietta” di candidati. Dovrebbero esserci due parlamentari, e vale a dire il diessino Giuseppe Chicchi e il grande vecchio della Margherita Ermanno Vichi.
Entrambi, infatti, sono nella lista unitaria dell’Emilia Romagna per la Camera. Chicchi dovrebbe essere in quattordicesima posizione, Vichi in ventunesima. Entrambi dovrebbero essere eletti.
Nella stessa lista per Montecitorio ci saranno le due diessine Antonella Beltrami (assessore alle Pari opportunità a Rimini) e Vera Bessone (giornalista del Corriere Romagna), ma in posizioni di non eleggibilità, così come due donne della Margherita: una è Donatella Turci, a sua volta assessore in Comune e moglie del consigliere regionale Roberto Piva. L’altra è la presidente della Comunità montana della Valmarecchia, Anita Tognacci.
L’altro che sarà eletto è il senatore Sergio Zavoli, che da qualche tempo è “in forze” ai Ds di Rimini: capolista nella lista regionale per il Senato.
Ma probabilmente anche il centro-destra eleggerà un suo uomo, ormai considerabile un riminese. Si tratta del sottosegretario agli Esteri, senatore Giampaolo Bettamio, di Fi, già eletto a Rimini nella scorsa legislatura.
Di servizio le altre candidature. Quindi gli outsider. Per quanto riguarda An ci sono il presidente del Partito Gioenzo Renzi, il suo vice Claudio Di Lorenzo, l’avvocato Luca Ventaloro e Maurizio Vandi di Misano.
I Comunisti italiani puntano, come nome abbastanza noto, su una ragazza: l’ex assessore provinciale Catherine Grelli. Rifondazione sfodera il suo segretario provinciale Paolo Gambuti e altri due nominativi in rappresentanza di zona Nord e zona Sud. E candidature istituzionali e di servizio si annoverano anche da parte degli altri partiti “minori”. Come noto divisa in due (in appoggio a centro-destra e centro-sinistra) l’area socialista.
La Rosa nel Pugno schiererà Werther Casali (radicali, in settima posizione), Stefano Casadei (Sdi, ventiduesimo), Massimo Corbelli (ventiquattresimo), Carla Forcellini (radicali, ventiquattresima) per la Camera, e per il Senato Sergio Giordano (radicali, quinto) e Anna Papa (diciannovesimo).
Il Partito socialista si presenta insieme alla Democrazia Cristiana. Capolista alla Camera Gianni De Michelis, seconda posizione per l’attuale sottosegretario alle Infrastrutture Mauro Del Bue, quindi i riminesi Raniero Sebastiani al quattordicesimo posto, Giampiero Galvani al trentesimo e Danilo Ottaviani al trentottesimo. Per il Senato, il nuovo Psi punta, al Senato, sull’albergatore riminese Franco Albanesi, secondo in lista dopo Franco Piro, che però si sarebbe già impegnato per iscritto a dimettersi se sarà eletto sindaco di Cosenza.
Curiosità, mentre Gambini non è stato ricandidato e Zavoli e Bettamio saranno (come detto) probabilmente riconfermati, l’ultimo dei quattro parlamentari riminesi in carica, il verde Mauro Bulgarelli, corre in un collegio sardo, “con ben poche possibilità di farcela – chiosa – ma impegnerò ugualmente al massimo. Per rispetto degli elettori”. E poi, hai visto mai che, dalle previsioni nere della vigilia, Rimini alla fine non abbia più uomini (le donne anche stavolta sono state usate in veste ornamentale) rispetto a prima.
Werther Casali, radicale che corre con la Rosa nel pugno, è in lista da sempre. E non ce l’ha mai fatta. E se fosse una delle sorprese nell’urna?
Invece, Ermanno Vichi, Margherita, inossidabile, è riuscito a farsi inserire nella lista ed ha anche ottime chance di finire in Parlamento. E’ da anni che sta tessendo la propria tela. Uomo di potere e tessere, della politica è esperto e ne conosce i meccanismi come pochi, sia nel bene, sia nel male. Sarà curioso vedere se mollerà tutti gli altri incarichi negli enti secondari, quelle società pubbliche che oggi sono formalmente Società per azioni (siede nei consigli di amministrazione di Hera e Aspes).
Giovanni Paolo II poco prima di morire ha detto che la politica è uno dei punti più alti di volontariato.
di Francesco Pagnini
PARLAMENTO, GLI ELETTI NELLA PROVINCIA DI RIMINI DAL ’48 AD OGGI
1948-53 – Camera: Giuseppe Ricci (Pci), Giuseppe Babbi (Dc). Senato: Paolo Fortunati (Pci) Luigi Silvestrini (Dc).
1953-58 – Camera: Giuliano Paietta (Pci).
1958-63 – Camera: Giuliano Paietta (Pci), Gino Zannini (Dc).
1963-68 – Camera: Veniero Accreman (Pci), Nicola Pagliarani (Pci), Gino Zannini (Dc).
1968-72 – Camera: Nicola Pagliarani (Pci) fino al ’70 poi Veniero Accreman (Pci), Gino Zannini (Dc). Senato: Mario Li Vigni (Pci).
1972-76 – Camera: Veniero Accreman (Pci). Senato: Mario Li Vigni (Pci).
1976-79 – Camera: Francesco Alici (Pci), Nicola Maria Sanese (Dc). Senato: Armando Foschi (Dc), Enzo Mengozzi (Pci).
1979-83 – Camera: Nicola Sanese (Dc), Francesco Alici (Pci). Senato: Sergio Flamigni (Pci), Armando Foschi (Dc).
1983-87 – Camera: Giovanna Filippini (Pci), Nicola Sanese (Dc). Senato: Francesco Alici (Pci), Armando Foschi (Dc).
1987-92 – Camera: Giovanna Filippini (Pci) fino al ’90, poi Ennio Grassi (Pci), Nicola Sanese (Dc), Renato Capacci (Psi). Senato: Gaetano Arfè (Ind. Pci), Armando Foschi (Dc).
1992-94 – Camera: Ennio Grassi (Pds), Nicola Sanese (Dc). Senato: Terzo Pierani (Pds), Armando Foschi (Dc).
1994-96 – Camera: Ennio Grassi (Pds), Gianni Mattioli (Verdi). Senato: Gianfranco Pasquino (Pds).
1996-2001 – Camera: Gianni Mattioli (Verdi), Beniamino Andreatta (Ppi). Senato: Sergio Gambini (Pds), Giuseppe Basini (An).
2001-2006 – Camera: Mauro Bulgarelli (Verdi), Sergio Gambini (Ds), Giampaolo Bettamio (Forza Italia). Senato: Sergio Zavoli (Ulivo)