– Riccione ha in bacheca un primato: possiede l’unica azienda pubblica dei servizi che è sopravvissuta al ciclone Hera. “Una scelta industriale azzeccata”, commenta Valeriano Fantini, il presidente, una delle menti più accorte ed affilate della provincia di Rimini.
Ben patrimonializzata, capitale sociale di 7-8 milioni di euro, la società si occupa della manutenzione degli edifici comunali (dalle palestre alle scuole) e del verde pubblico. Già fatto il suo ingresso nell’azienda Morciano (partecipare come soci è la condizione fondamentale), sono in lista di ingresso San Giovanni, Coriano, San Clemente e gli altri Comuni della Valconca. Escluso che possano confluire Rimini e le cittadine della Valmarecchia.
A chi chiede che cosa è oggi Geat, risponde Fantini, il presidente: “Si parte dal fatto che come società siamo già felici così come siamo. Geat è una ex municipalizzata. Dopo che la partita rifiuti ed illuminazione era finita in Hera, a noi era stato conferito il gas (che oggi ha una sua società e deve essere venduta), ci siamo trasformati nella manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico e nel verde urbano. Diciamo che abbiamo effettuato la nostra traversata del deserto, con le attività marginali che sono diventate il nocciolo del nostro business. Abbiamo effettuato una riorganizzazione, attraverso la quale abbiamo tagliato i costi (avevamo 230 addetti, ora siamo in 50), diventando nell’agire più privati e meno pubblico. Nel senso che i nostri servizi vengono offerti a competitivi prezzi di mercato”.
Ma quali sono i vantaggi di stare in Geat? Fantini: “Si deve partire dal fatto che la legislazione dà la possibilità di affidare i servizi a società pubbliche sulle quali i Comuni esercitano un effettivo controllo. Controllo che vuol dire servizio diretto alla città. I Comuni hanno la tendenza a fare programmazione, coordinamento e sempre meno la gestione ordinaria. E’ un iter iniziato una quindicina di anni fa ed è inarrestabile. Noi abbiamo la caratteristica di essere la lunga mano dell’amministrazione nell’intervenire con velocità sulle manutenzioni, e lo facciamo cercando la soddisfazione del cliente (che poi sono i cittadini). In questi anni abbiamo costruito quel know how che ci dà reputazione e affidabilità: qualità superiore ad un costo più basso. Il nostro allargamento naturale è sui Comuni vicini, dove i costi-benefici sono alti. Se le cittadine sulle quali intervenire fossero lontane forse non ne varrebbe la pena. Diciamo che Geat è una società di ingegneria del patrimonio pubblico: coordina, programma, effettua e controlla le manutenzioni. Programmare gli interventi significa diminuire le urgenze e tamponare sempre meno. Un eventuale nostro allargamento progressivo e attento ci fa piacere, ma se gli enti fanno scelte diverse non ci sono problemi.
Geat si occupa dei servizi della vita quotidiana del cittadino, la famosa buca sotto casa o le piante da potare, dove tra pubblica amministrazione ed amministrato c’è un contatto diretto ed un interesse reciproco”.