– “?e continuano a far ridere”. Sono quei mattacchioni della Compagnia dialettale “I Arciunis” che mietono successi con l’ultimo lavoro di Giuseppe Lo Magro: “Done e amor? gran brusor”, due atti che hanno la prerogativa di avere una trama incalzante con battute che spaziano dall’accaduto al non-sense. Dopo l’esordio di inizio anno, hanno effettuato svariate repliche e concluso il 2006 nel migliore dei modi con la rappresentazione (11 novembre) nel prestigioso Teatro della Regina, deliziando anche il pubblico cattolichino che non ha lesinato applausi a scena aperta e al calar del sipario, rafforzando il manifesto gradimento, ha richiamato gli attori per un ulteriore battimani. Ora attendono il 2007 per portare due ore di sana allegria dialettale negli altri teatri della zona.
Gli interpreti: Renzo Stefanini, Giancarlo Bergnesi, Giuseppe Lo Magro, Iglis Serafini, Lele Montanari, Giorgio Casadei , Patrizia Fabbri, Liliana Galli, Patrizia Mancinelli, Milena Pulpito, Bianca Candiotti, Gianni Piccioni.
La trama.
Cosa succede quando due… lei (Corinna) di Riccione e lui (Arduino) di Cattolica convolano a “pilotate” nozze? Che i rispettivi genitori e suoceri, come dono, regalano il nido d’amore e per non fare torti, scelgono Misano… a mità strèda! E devono dividerne anche le spese… e allora gli accordi diventano disaccordi. Se poi scopriamo che questo quartetto di genitori-suoceri (Fighèt. e Apollonia – Cassandra e Bertoldo) ha avuto in gioventù amori incrociati che con le “forzate” occasioni d’incontri riaffiorano… e neppure in maniera poco velata, ecco che la situazione si fa “pruriginosa”.
E se i novelli sposi “ragnano” in viaggio di nozze? E se si presenta una cantante di night-club (Chantal) col fido braccio destro un pò effeminato (Eros) ad insidiare la pace domestica? E se il postino (Gimondi) è un pò troppo curioso e il medico di famiglia (Broccoli) un po’ troppo svampito? E se i collaboratori domestici (Nazzari e Asmara) prendono un po’ troppo l’iniziativa? Le risposte a tutte queste domande le potrete avere assistendo alla prossime rappresentazioni.