– Umberto Cardinali ha 97 anni. Si emoziona davanti alla tomba della madre con il candore di un adolescente. Negli anni Sessanta, a quasi 60 anni, un’età in cui si pensa più alla pensione che alle cose da fare, prende nelle mani l’Ifi e la fa diventare la più importante azienda europea nella costruzione dei banchi bar, gelateria e pasticceria.
“Spicciamoci con questi nuovi prodotti: che io non ho molto tempo da perdere”. La frase l’ha pronunciata alla presentazione della quarta rivoluzione tecnologica della sua azienda. Una rivoluzione che gli osservatori hanno denominato “Democrazia nei locali pubblici”, capace di sintetizzare tecnologia, stile e bellezza. E dove per mettere a proprio agio l’ospite si consiglia di togliere la pedana: tutti alla pari.
Le novità vengono portate al pubblico durante il Sigep, la Fiera del gelato e della pasticceria, a Rimini, 21-25 gennaio. E tutte portano la firma di Makio Hasuike, uno tra i massimi designer mondiali e lo studio di sviluppo e ricerca interno all’azienda di Tavullia. Andiamoli a vedere questi prodotti.
Progettazione partita 5 anni fa e denominata “Ifi Platinum”, il gioiello è il banco gelato a forma circolare, capace di contenere fino a 18 gusti diversi; coniuga estetica, tecnologia e funzionalità.
Estetica: lineare, avvolgente, di acciaio inox, alluminio e vetro temperato.
Tecnologia: grazie alla serpentina circolare del freddo la temperatura è uniforme (conservazione ottimale del prodotto e risparmio energetico). La vetrina gira grazie ad una pedaliera.
Funzionalità: il cliente ha i gusti vicinissimi, a portata di occhi e fantasia; mentre il gelatiere riesce a spatolare i gusti con comodità, senza contorsioni da circo.
Gli altri prodotti di “Ifi Platinum” sono un dispensatore di ghiaccio automatico; è sufficiente mettere il bicchiere sotto per far scendere il numero di cubetti desiderato: bella igiene.
Una vetrina refrigerata completamente a vista, che grazie alla forma geometrica è più capiente, più vicina al cliente ed allo stesso tempo più igienica.
L’innovazione targata Ifi si chiude con un banco bar le cui ante e cassetti sono di vetro temperato curvato. In questo modo il cliente può osservare ordine e pulizia. Essere rassicurato e trovarsi come a casa. Ad esempio, si è stati così attenti nel tenere in considerazione la pulizia, che la cremagliera reggi mensole è completamente chiusa, per evitare che le cibarie si possano annidare e causare “inquinamento”.
Dietro questa “nuova democrazia” nei locali pubblici, oltre alla notevole quantità di tempo, 5 anni, c’è uno sforzo economico importante. Il gruppo industriale di Tavullia ha investito 3,5 milioni di euro (senza contare i fattori promozionali). Il progetto è stato considerato tanto innovativo da meritarsi il finanziamento del ministero delle Attività produttive. Insomma, rappresenta quell’Italia che va, che investe, che fa ricerca, che punta ad essere competitiva anche negli anni a venire. Un bell’attestato alla sua leadership europea.
“L’innovazione – argomenta Gianfranco Tonti, cattolichino, direttore generale – è l’unica strada per difendere quello che un’azienda ha costruito nel tempo. La nostra ha questa filosofia: il passato non garantisce il futuro”.
“Con l’idea forte di non disorientarsi davanti ai cambiamenti – continua ad argomentare Tonti -, ‘Ifi Platinum’ vuol cogliere gli interessi e le necessità di migliaia di piccoli imprenditori. Con la nostra tecnologia, le nostre soluzioni, il nostro design, la nostra idea di locale, si vogliono mettere gli imprenditori della ristorazione nella condizione di difendrsi dagli attacchi che stanno arrivando dalle catene straniere, in Europa ed in Italia”.
In gennaio il marchio Ifi sbarca a Shanghai; si apre una gelateria.
di Giovanni Cioria
Hasuike, tecnologia e bellezza
– Il progettista dell’Ifi è Makio Hasuike, un giapponese di “cultura” italiana. Dal ’68, ha aperto lo studio di design industriale a Milano. Nel suo bel curriculum il Compasso d’oro (il Nobel dei designer). Di sé ha scritto: “Il lavoro di Makio Hasuike rifugge da nostalgici rito autocelebrativi: egli persegue l’innovazione attraverso la proiezione verso il futuro e l’anticipazione di risposte ai bisogni reali o che tali diventeranno”.
I NUMERI
Gruppo da 57 milioni di euro
Produce anche sedie, tecnologia per conto terzi. Acquisita la Coletti (azienda veneta leader in Germania). Nel ’05 crescita del 7%
– Crescita dei ricavi del 7% nel 2005 (57 milioni di euro, il 22 per cento all’estero), 372 addetti, acquisizione della Coletti (azienda veneta leader in Germania negli arredi per gelateria). Questi sono i numeri di Ifi Industrie di Tavullia. La sua storia è stata contrassegnata dalla ricerca e dall’innovazione: una svolta ogni 10 anni.
La prima è alla fine degli anni Sessanta: portano sui mercati il banco bar industriale, fino ad allora ad appannaggio degli artigiani: più tecnolgia e meno costi.
La seconda tappa è alla metà degli anni ’70: il banco bar componibile, modulare.
Altra data fondamentale il ’91 e questa volta si traccia soclhi tecnologici fondamentali: angoli interni arrotondati, refrigerazione ventilata, strutture portanti in acciaio trattato con polveri epossidiche (per evitare la corrosione passante, sportelli con chiusure magnetizzate). Tutte le tecnologie Industrie Ifi rispondono ai dettami della normativa europea.