– I tempi attorno allo sviluppo dell’inceneritore di Coriano si stanno stringendo. E’ molto probabile che dopo le elezioni politiche della prossima primavera il Consiglio provinciale approvi il Piano. E forse ci potrebbero essere anche delle sorprese nell’urna del Consiglio provinciale. Insomma, la famosa nottata di Edoardo De Filippo che deve passare è la tornata elettorale. Andiamo a vedere qual è allo stato la questione: difficile, ingarbugliata, capace di spaccare la maggioranza di centrosinistra, la minoranza di centrodestra ed il territorio: Rimini Nord (a favore del piano industriale, Rimini Sud (contrario). E su questo i giochi li fa quella mente raffinata ed accorta di Nando Fabbri, presidente della Provincia di Rimini, dovrebbe riflettere.
Mario Galasso
Mario Galasso, Verdi, è l’assessore all’Ambiente del Comune di Riccione. Dice: “Le nostre osservazioni al Piano provinciale dei rifiuti sono chiare, semplici e che salvaguardano l’ambiente e la salute dei cittadini: “Sì alla quarta linea dell’inceneritore di Raibano (e giù le altre tre) e niente centrale elettrica”.
Un riccionese silenzioso si lascia sfuggire: “Ma come sono messi! E’ assurdo fare tutta quella roba a Raibano!”.
“La Provincia di Rimini – continua Galasso – ha cercato facile scorciatoie. Ha adottato il Piano provinciale dei rifiuti con il voto favorevole di Forza Italia. Un’autentica assurdità. Questo ha portato ad allungare i tempi dell’approvazione. Quando bisognava confrontarsi con i cittadini ed il modello di sviluppo: più raccolta differenziata e sano potenziamento dell’inceneritore. Purtroppo, contestualmente è stato dato il via alla quarta linea dell’inceneritore, nonostante che siano in corso le osservazioni. Inoltre, nelle controdeduzioni di Hera c’è un incremento dei fattori inquinanti superiori agli attuali; ed un incremento dello smaltimento del rifiuto sanitario. Noi chiediamo di sospendere il via libera fino a quando il Piano rifiuti non sarà approvato. Questo Piano contrasta con i dettami dell’Agenda 21 ed il turismo sostenibile: sia per i riccionesi, sia per i nostri ospiti”.
La storia
L’espansione dell’inceneritore di Raibano ha molte ragioni ed una storia neppure troppo lunga.
La prima, i Consigli comunali dei comuni della Provincia di Rimini hanno votato il Piano industriale che Hera vuole realizzare. Oggi, tanti di coloro che hanno approvato, lo rigettano. Ad esempio, i tre Comuni che si affacciano sull’impianto: Riccione, Misano e Coriano. Dunque, paradossalmente, Hera ha ragione.
Hera, le sue ragioni
La seconda, Hera è una società per azioni, ma la cui maggioranza è saldamente detenuta dal pubblico.
La terza, Raibano è un’area con un pesante pressione dell’uomo: autostrada, zona artigianale di Riccione e polo industriale di Riccione-Misano-Coriano (prevista un’espansione di 100 ettari), terza corsia autostradale, strada di scorrimento. Inoltre, ci sono due parchi tematici: Aquafàn e Oltremare.
Cittadini, altre ragioni
La quarta, rappresenta le ragioni dei cittadini e del loro futuro. La provincia di Rimini dovrebbe smaltire le sue 240.000 tonnellate di rifiuto prodotto ogni anno attraverso sistemi più compatibili con l’ambiente non meno che più civili: raccolta differenziata, con una linea di incenerimento altamente tecnologica. E’ troppo per la capitale europea del turismo?
La quinta, l’ente chiamato a deliberare è la Provincia di Rimini. L’ha già adottato, il Piano provinciale dei rifiuti, con il voto favorevole di Forza Italia, che siede in minoranza (contrari settori della maggioranza: Rifondazione, Verdi Comunisti Italiani). Ora, aspetta l’approvazione. Ancora con Forza Italia?
La sesta, il Piano sta sfilacciando la maggioranza in Consiglio provinciale.
Minoranza, il contrasto
Nella partita Raibano sta giocando un ruolo fondamentale la minoranza di centrodestra. Come detto in Consiglio provinciale, il Piano provinciale è stato adottato grazie ai voti favorevoli di Forza Italia (si veda Massimo Pierpaolini ed amici), mentre a Riccione Forza Italia è su un’altra sponda. Marzio Pecci, candidato a sindaco di Riccione per Forza Italia, consigliere comunale, argomenta: “Siamo contrari all’inceneritore che è un grave pericolo, compromette la qualità ambientale della città. Non può più stare lì, causa gli insediamenti urbanistici e turistici. Le statistiche rilevano che in quella zona l’incidenza dei malati di tumori è più alta che nel resto del territorio. Noi abbiamo fatto la campagna elettorale contro l’inceneritore e sulla nostra linea sono anche i sottosegretari di Roma, alle Attività produttive ed all’Ambiente. A Rimini Forza Italia ha votato in modo diverso ma è questione di libertà politica”.