– La scelta della capacità di 220.000 tonnellate all’anno del nuovo forno inceneritore voluto da Hera condiziona per 25-30 anni la gestione dei rifiuti e, in particolare, lo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta e il riciclo dei materiali. Questa scelta viene presentata senza alternativa anche in contrasto con quanto prevede l’art. 1 della Legge Regionale dell’Emilia Romagna n. 9 del 1999: “Le procedure disciplinate dalla presente legge hanno lo scopo di prevedere e stimare l’impatto ambientale di impianti, opere o interventi, di identificare e valutare le possibili alternative, compresa la non realizzazione degli stessi, di indicare le misure per minimizzare o eliminare gli impatti negativi”. Hera dà per scontato che nella Provincia di Rimini si raddoppierà la quantità dei rifiuti prodotti mentre l’obiettivo primo del Piano Provinciale dei rifiuti dovrebbe essere quello di ridurli.
…contrasta con le norme sugli impianti di incenerimento le quali stabiliscono che per essere considerato a norma un impianto deve funzionare almeno per l’80% delle ore all’anno. Non si può fare funzionare un inceneritore a metà o al 60% delle sue capacità. Per questo è rischioso dimensionare l’inceneritore sulla base della produzione di rifiuti estiva.
Una delle condizioni da verificare per la realizzazione di un impianto ad elevato impatto ambientale come un inceneritore è che l’area in cui va costruito sia destinata a questo scopo dal piano regolatore del comune interessato. Nello Studio di Impatto Ambientale presentato da Hera viene riportato in modo errato quanto afferma il piano regolatore del comune di Coriano: è richiamata la delibera del Consiglio comunale del 22/03/2002 senza tenere conto delle decisioni prese successivamente da parte del comune interessato contenute nella delibera del Consiglio comunale n. 4 del 9/1/2004 ed approvato dalla giunta Provinciale n. 232 del 12/10/2004. La differenza tra le due versioni è che la prima affermava che il nuovo inceneritore poteva essere costruito in quel posto dove già ci sono gli altri forni. La seconda afferma che l’incenerimento è “subordinato alla previsione mediante gli strumenti di pianificazione settoriale e le procedure previste/i dalle leggi vigenti in materia “. Tra queste procedure c’è in primo luogo quella di compatibilità ambientale. Invece per Hera il nuovo impianto del forno inceneritore è compatibile in quanto, tra l’altro, è conforme con le previsioni del PRG 2002 del comune di Coriano: “il gatto si morde la coda”.
Comitato Riccione
per l’energia pulita