E’ ancora sul mattone
Che si evolve la tenzone
C’è il geometra impertinente
E dice “questi non fan far niente”
Si lamenta il costruttore
Che non vuol perdere ore
Che per lui il tempo è denaro
E il destino è tanto…. amaro
Si lamenta l’impiegato
Che si sente accusato
….Che il tanto matton in vista
Per lui è opera d’artista!??
Di accordi nati grigi
Si lamenta anche la “Ghigi”
Che i regali ricevuti
Eran doni a lor dovuti.
Son spariti ed eran tanti
Anche quei politicanti
Che il discorso han avvallato
L’han difeso e l’han voluto.
“E’ un fattore di sviluppo,
li dov’è non c’è costrutto!
La mettiam a Sant’Andrea
E sarà una manna vera”
“Ci sarà più occupazione,
è sviluppo, è un affarone!”
E giù li anche i sindacati
Anche a loro siamo “grati”.
Con la scusa del lavoro
Tutti fanno i cacchi loro
E alla fine il risultato
Tutto il mondo ha guardato!
Tra le case di Morciano
Hanno tolto un mostro strano
E l’han messo a Sant’Andrea
Dove casa ancor non c’era.
Ma vuoi fartela mancare
St’occasione da sfruttare?
Per i giovani un futuro
Di bel nido vista muro???
Ecco la l’han avvallato
L’han cercato, l’han trovato
Alla dea speculazione
Hanno dato ogni occasione!
Tra le case a Sant’Andrea
Crescon mostri da galera
Mentre privi di pudore
In Provincia mostran ardore
E anche i cari sindacati
Sordi nei tempi passati
Ora alzano la voce
Per finire ‘sta nuova croce.
Pure le associazioni
Fanno voce da padroni
Solo noi di San Clemente
Per sta gente non siam niente.
Ed allora Sindachino…
Tu fai bene ad andar pianino
Fa che qui a casa nostra
Ci governi gente tosta,
Ci fa rabbia la miopia
Che distrugge e scappa via
L’arroganza di chi poi
Grida “che c’entriamo noi”
Per quelli che vi hanno eletti
Non potrete esser perfetti
Ma Provincia e compagnia
Ci hanno già buttato via.
Basta prese pel sedere
Che dobbiamo solo subire
Da una casta prepotente
Che ha rispetto ormai per niente
Noi speriamo siate forti
Per correggere ‘sti aborti
E riusciate a cacciar via
Chi ha sol danni nella sua scia.
E se proprio ha da sbagliare
Speriam sia uno da votare
Che alla prossima occasione
Cacciam via se c’è ragione!
Questa strana tradizione
Ha democrazia per nome
Mentre i nostri oligarchi
Di cappelle non son parchi
Ed allora adesso basta
Se ne stian nella lor pasta
Riprendiam il campanile
Per curarlo e farlo “guarire” !
Fausto Nottiberti