– E’ nato a Misano Adriatico, dove ha vissuto fino a 30 anni, Claudio Muccioli, insieme a Antonello Bacciocchi, è uno dei due capitani reggenti della Repubblica di San Marino nel semestre 1 ottobre 2005 -1 aprile 2006, equivale al nostro presidente, Carlo Azeglio Ciampi, una persona perbene. Cinquant’anni portati con aspetto giovanile come si conviene spesso agli atleti, sposato, una figlia di 14 anni, Claudio Muccioli è sempre stato un bravo ragazzo. La sua grande passione è lo sport, una disciplina che ha contrassegnato tutta la sua vita. Che gli ha dato molte soddisfazioni ed a suo modo anche molti onori.
La sua tesi di laurea era sulla medicina sportiva. Giovanissimo, con un gruppo di amici, fondò la Vis Argentina (Villaggio Argentina), squadra, dove oltre a fare il dirigente, ne vedeva le gesta come atletico centravanti di sfondamento. Oggi, è il responsabile medico del San Marino Calcio (C1) e medico della nazionale Under 21 sempre a San Marino. Inoltre, è il presidente del Domagnano, la squadra sammarinese più titolata e vincitrice di tre degli utlimi quattro scudetti di San Marino. Grazie a tale ruolo, ha potuto frequentare il grande gotha del calcio internazionale come la sede a Ginevra dell’Uefa dove vengono effettuati i tanti sospirati sorteggo.
Oltre alla dirigenza, oltre a seguire le squadre come medico, Muccioli ha costruito un progetto di formazione per gli allenatori, dove si insegna come i trainer devono gestire i ragazzi. Dice: “Gli allenatori hanno bisogno di un aspetto culturale importante per ottenere il meglio dagli atleti”. Attraverso questo progetto è entrato a far parte dello staff della Juventus, tenendo corsi a Torino e in altre parti d’Italia sulla formazione degli allenatori.
Il richiamo della foresta sammarinese, della sua piccola patria, Claudio Muccioli ce l’ha nell’85, anno in cui trova lavoro sul Titano; oggi è il responsabile della Medicina del lavoro dello Stato di San Marino.
Sempre molto impegnato nel sociale, la sua discesa in politica avviene casualmente, come spesso capita nella vita, nel 2001, prima di allora non aveva mai fatto politica attiva. Si presenta alle elezioni politiche come indipendente nelle liste della Democrazia cristiana sammarinese. Con molta sorpresa è uno dei 60 eletti nel Consiglio Grande (il Parlamento).
Sei mesi fa viene chiamato a questo ruolo di grande prestigio: capitano reggente, ovvero presidente della Repubblica. Mandato scaduto il 1° aprile.
La sua reggenza è stata contrassegnata da tre avvenimenti importanti e di prestigio: la salita al trono del principe Alberto di Monaco. Il monarca ha ospitato tre giorni la delegazioni sammarinese ed in tale veste ha incontrato molti grandi della terra. Insomma, dai campi sterrati e polverosi della Vis Argentina alle sale dorate del gran mondo e sempre con lo stesso spirito: l’umiltà. Ricorda: “A tavola con la principessa Carolina si è parlato dell’educazione dei figli e delle tentazioni presenti fuori casa, delle compagnie sbagliate”.
Secondo momento: la cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici di Torino; in mezzo ai capi di Stato del calibro di Angela Merkel, oltre a Azeglio Ciampi che faceva gli onori di casa.
Terzo. Il 18 marzo, è stato ricevuto da Benedetto XVI. Ricorda: “Pieno di emozione. Sua Santità esprime una dolcezza particolare: fatta di una solarità composta, da una estrema fierezza e forza intriore che veramente incanta coloro che hanno la fortuna di incontralo”.
A chi gli chiede come interpreta la politica, argomenta: “Mi piace usare un linguaggio nuovo e differente, che è anche sostanza. Credo che la politica, come ha detto Giovanni Paolo II, è vera se è servizio per il Paese. Tuttavia, l’innovazione deve salvaguardare la nostra realtà: il fascino della tradizione della nostra piccola repubblica. Ad esempio, per la Festa della Donna, abbiamo preferito mandare un messaggio a tutte le donne, fatto di sostanza e poco consumismo. A Natale, al posto dei classici regali, agli studenti abbiamo donato un salvadanaio per i meno fortunati con lo scopo di educare i giovani alla solidarietà, al dono disinteressato”. Il salvadanaio reca : “…per assaporare l’esperienza della felicità di chi ha donato…”.
Claudio Muccioli: bravo ragazzo. Per sottolineare il prestigioso incarico in marzo, prima della fine del mandato, ha valuto incontrare, in forma privata, i tanti amici sammarinesi che vivono a Misano e Riccione per condividere con loro questa bellissima esperinza della reggenza che ha portato un ragazzo nato a Misano Adriaticoe, vissuto a Riccione e a Misano, a ricorprire la più alta carica dello Stato di San Marino.
Come misanesi, orgogliosi, che un “concittadino” abbia raggiunto un ruolo di cui essere orgogliosi.