– L’associazione “La Vecchia Fornace” ribadisce la sua contrarietà al Trc (Trasporto rapido costiero) sia dal punto di vista ambientale che strutturale. Il nuovo trasporto costiero comporterebbe un impatto ambientale assolutamente devastante per la nostra città.
Centinaia di alberi (soprattutto pini) situati a monte della ferrovia, che oggi abbelliscono Riccione, scomparirebbero per far posto alla realizzazione di un nuovo percorso tranviario.
Pertanto il marciapiede parallelo alla ferrovia verrebbe completamente eliminato con la conseguenza di un restringimento di via dei Mille, di via Rimini e degli altri viali adiacenti alla linea ferroviaria.
Con la soppressione di numerosi parcheggi, resterebbe solo il passaggio pedonale lato parco delle Magnolie per il transito di pedoni e biciclette.
Inoltre, il piazzale della Stazione verrebbe chiuso al traffico e riservato al Trc. Tutto ciò porterebbe di conseguenza a un aumento sensibile del traffico di automobili, in particolare nella zona della stazione dove si creerebbe un imbuto provocato dal restringimento della carreggiata e dalla presenza del Palacongressi, con conseguenze di maggiori inquinamento acustico e atmosferico.
La costruzione di un “muro” adiacente al Trc deturperebbe dal punto di vista estetico la zona ferroviaria con possibili diminuzioni di valore degli immobili.
I nuovi mezzi che dovrebbero percorrere la nuova linea di trasporto costiero impiegherebbero ben 25-30 minuti per collegare la stazione di Rimini a quella di Riccione con un risparmio di tempo risibile rispetto ai collegamenti attuali.
I nuovi auto-articolati sarebbero alimentati in parte tramite la linea elettrica ed in parte a gasolio con un evidente ed ulteriore crescita dell’inquinamento atmosferico.
A nostro parere il potenziamento del trasporto costiero dovrebbe avvenire in zona mare con la chiusura di molte aree al traffico automobilistico, il potenziamento dei mezzi che percorrono la Linea 11 e la ripartizione di molte fermate tra più Tram.
Oggi, infatti, il tragitto Riccione-Rimini sulla Linea 11 comporta ben 49 fermate per arrivare a destinazione. Bisognerebbe, rimanendo inalterati i due capolinea, ripartire a metà fermate dei Tram. Ogni fermata verrebbe raggiunta una volta sì e una no da ogni mezzo con brevi intervalli di passaggio.
Resta inteso il forte potenziamento degli autobus sulla Linea 11 e la chiusura di molti tratti al transito delle auto. In questo modo siamo sicuri di poter diminuire sensibilmente i tempi di tragitto da Riccione a Rimini.
Inoltre, con il risparmio economico conseguente al no al Trc, avremmo la possibilità di potenziare i servizi sociali, il rifacimento del manto stradale cittadino e la cura degli alberi e dei parchi presenti nella nostra città.
Associazione “La Vecchia Fornace”