– Cambiano gli uomini ma il Palio del Daino (dal 17 al 20 agosto) ha ancora il vento che spinge le vele nonostante le XIX edizioni. Quest’anno ha vinto la contrada del Borgo (la quarta volta, l’ultima ne lontano ’94).
Organizzato dalla Pro Loco, l’edizione 2006 è andata a ricominciare senza alcuni degli artefici delle ultime edizioni, per stufo. Hanno lasciato la meticolosa e impegnativa organizzazione a Alberto Giorgi che ha coordinato i tanti collaboratori ed ha messo un’altra pietra del successo, meno quadri e nuove attrattive per rendere l’evento sempre attraente: a lungo andare c’è il rischio di stufarsi.
Sono saliti a Mondaino, in quattro giorni, attorno ai 25.000 appassionati..
“Siamo contenti dei risultati commenta Fabio Forlani direttore artistico della manifestazione ottenuti sia in termini di affluenza, ma soprattutto per la qualità raggiunta dall’evento. Senza falsa modestia il Palio del Daino, e in particolare la sua formula quasi alchemica di spettacolarità, cura nelle ricostruzioni storiche, ambientazione e servizi, si conferma come la manifestazione di riferimento in Italia per tutte le altre che trattano gli stessi temi. Una formula che penso sia irripetibile e inimitabile perché arricchita da un ingrediente segreto quale l’affetto e l’impegno dei mondainesi e di tutti coloro i quali lavorano per la riuscita della manifestazione”.
Nel Palio c’è il genius loci di Mondaino. Vi lavora quasi tutto il paese. Le associazioni coinvolte dalla Pro Loco: le contrade Borgo, Castello, Contado e Montebello, la Daino Force Sat (si è occupata dell’allestimento del paese), la Compagnia Balestrieri, Musici e Sbandieratori di San Michele (che ha intrattenuto il pubblico con le sue esibizioni), i “Tredici Torrioni Li Zanzeri” (che ha allestito lo spettacolo l’Aquila et l’Aliphante), il Punto Ior (Istituto oncologico romagnolo) di Mondaino che ha gestito gli ingressi.