– La pesca al tocco senza galleggiante è stata “inventata” a Riccione e fatta propria dal mondo della pesca. Oggi, si disputano anche i campionati mondiali. Guidato da una quindicina di anni dal presidente Claudio Mancini, il Lenza Club di Riccione, sede bar “Incontro” a San Lorenzo, è formato da autentici campioni. La quarantina di iscritti pesca solo in mare (riva e in barca); con l’eccezione di alcuni iscritti che d’inverno si dedicano alla trota in fiumi.
Le punte di diamante del Lenza sono Domenico Salvatori e il figlio Mauro. Il figlio è stato uno dei componenti della nazionale che ha conquistato il mondiale a squadre in Irlanda, dove è giunto secondo nel mondiale individuale. Ha circa 25 anni e ha seguito le gloriose orme paterne, il quale è stato sia campione, sia vice, del mondo. Quest’anno, per non perdere l’abitudine alla vittoria, Domenico ha vinto il campionato italiano di pesca da riva ed è giunto secondo nell’individuale e terzo a squadre (composta da 4 elementi) nell’olimpiade della pesca, una manifestazione che si tiene ogni sei anni.
Sempre sui giornali specializzati, il Lenza Club Riccione è una società conosciuta in ogni dove e anche temuta, una sorta di Juve dell’amo. Insomma, quando partecipa alle gare agli altri viene il braccino; vanno in fibrillazione.
Un altro dei suoi campioni è Michelangelo Vanzolini. Claudio Mancini è un altro fuoriclasse. E’ appena stato invitato, in Irlanda, a partecipare ad una gara dove fa testo il pesce più grosso. Naturalmente, ha vinto. Inoltre, è anche campione italiano a squadre con canne da riva. Quando negli anni addietro c’era la sfida dei top 12 in Italia, più che vincere, trionfava. Gabriele Giacomini tiene alto il livello dando il proprio apporto alla squadra.
Ma il Lenza Club di Riccione è anche passione, piacere di stare insieme, di chiacchierare. A questa categoria appartiene Silvio, un campione che non ha il tempo per le gare. Con le amate canne non salta un fine settimana, se gli accade lo recupera il giorno dopo.
Le tante vittorie significano, come si conviene allo spirito della Romagna, anche tanti incontri attorno alla tavola. Gino, pescatore, professione cuoco, prepara dei pranzetti che ti “graffi per quanto sono gustosi”. Il massimo lo esprime alle prese con il pesce. Il tempio è a Mulazzano, presso Carlo Gregorini, che ha allestito un luogo per le attese “sbaraccate”.
Gregorini ha una mente raffinata. Produce le punte per la pesca al tocco. Le personalizza in base alla lunghezza e alla sensibilità di braccio dei proprio cliente. L’ultimo tocco, è la verniciatura di due colori a mano; infine la firma sopra “by Greg”. Gli attrezzi da lavoro li ha ricavati dai motorini degli elettrodomestici dismessi: frigoriferi, lavatrici. Insomma, appartiene all’olimpo della capacità artigianale italiana: creatività, precisione e arte di trovare soluzioni impossibili. Gli amici in onore delle sue mangiate, gli hanno donato una targa acquistata da Fiorini, Cattolica.
Una mano all’attività del Lenza Club Riccione giunge dagli sponsor: Artico (canne da pesca) e Benzi Big Game di Cattolica.
Vito Pastore è un altro talento; prepara pasture magiche, degne degli dei. E’ un falegname in pensione che ha fatto delle cassette di legno porta oggetti che sono autentici gioiellini. Il suo laboratorio e quello di Gregorini sono anche dei salotti per gli associati e non solo. Si passa per una visita e si è certi di trovare qualcuno per quattro chiacchiere e un po’ di più.