– “Amando Cattolica” è il titolo della bella mostra di Antonio Barbieri che racconta i sentimenti della città attraverso le fotografie. E’ allestita, all’aperto, nella piazzetta del Porto, per tutta l’estate. Grazie anche al sostegno della Bcc di Gradara, le immagini sono state raccolte in un bel catalogo; reca contributi preziosi di cattolichini illustri, che ne rappresentano varie chiavi di lettura; poi ad ognuno la propria, di chiave. Il professor Guido Paolucci: “Si può amare Cattolica in tanti modi”; il giornalista Roberto Piccinelli: “Passato, presente e futuro”; lo storico Maria Lucia De Nicolò: “I quadri fotografici di Antonio Barbieri”; la giornalista Wilma Galluzzi. Sono frammenti che aiutano a capire l’anima di una città. Piccinelli, turista a Cattolica, scrive: “…nelle sue foto ci sono le mie istantanee fanciullesche”.
Per Paolucci, cattolichino, pediatra di rango mondiale: “…raccontarla nei libri per dire e dare agli altri ciò che urge dentro; fotografarla per fissare il tempo, per ritrovare una emozione, per cogliere una luce, un’ombra, un colore, un riflesso, un profilo e per cento altri motivi”.
De Nicolò, storico: “…evita l’evidente, dando ad ogni immagine una finezza cromatica che è la forza di queste cose”.
Nella ragioni del sostegno all’iniziativa culturale, riflette Fausto Caldari, il presidente della Bcc, riportando ‘Il mio paese’, una poesia disincatata di Vincenzo Cecchini: “Vorrei che un mondo con schemi rigidi come quello delle banche, possa promuovere anche una ventata di giovinezza e di ironia, perché i giovani rappresentano il futuro, e perché un po’ di ironia, facilita il nostro impegno”.