IL RICORDO
– Aldo Rossetti (1923 – 2006) è stato sindaco di San Giovanni in Marignano dal 1951 al 1960 e tra i protagonisti della vita sociale della città fino ad oggi. Soprattutto è stato un figlio della cultura del dopoguerra: rigore e sobrietà. Dopo la Liberazione, a 22-23 anni, fu il presidente marignanese del Cln (Comitato di liberazione nazionale).
Prima di diventare sindaco sindacalista della Cgil, i suoi dieci anni di primo cittadino furono contrassegnati dall’aver inaugurato l’acquedotto a Montalbano, opera pubblica iniziata dal suo predecessore Secondo Andruccioli. Terminato il mandato amministrativo, non ha mai abbandonato l’impegno sociale. Ricorda Guido Donati, sindaco dal ’65 al ’75: ‘E’ molto probabile che senza di lui non sarebbe stata costruita la Casa del lavoratore (ex dancing Moderno). Diede una spinta fondamentale. E il portare avanti i propri progetti era una delle caratteristiche del suo carattere. Era sempre molto deciso e si prodigava con energia nel concretizzarli”.
Prima consigliere, poi presidente, Aldo Rossetti per un decennio ha dato impulso all’Associazione combattenti e reduci di San Giovanni; presidenza lasciata pochi mesi fa.
Un uomo coraggioso, Rossetti. Guerrino Guidi, già segretario del Pci, molto più giovane, così lo ricorda: “E’ stato un modello di vita per i giovani. Ed era profondamente rispettoso delle istituzioni; quasi una sacraclità, per lui”.
Durante il suo governo ebbe un rapporto freddo e conmpassato con la chiesa, ma era solito dire che si sentiva profondamente cattolico. E più passavano gli anni e più tale inclinazione cresceva.
Come Andruccioli, originario di Santa Maria in Pietrafitta (di Montalbano invece i sindaci Migani, Donati e Bianchi; di Pianventena Bigucci), Rossetti proveniva da una famiglia di coltivatori diretti. Da giovane fa il cameriere. Nonostante le origini, aveva una buona cultura generale e una predilezione per la lettura. Negli anni Sessanta rileva un’attività commerciale: vendita di tessuti e confezioni. Le ubicazioni: XXII Giugno, Resistenza e De Gasperi. Attività portata avanti dal figlio Andrea. Alla sua età, era un uomo super partes, un padre nobile della sinistra marignanese. Ricorda Antonio Menghi, Rifondazione: “E’ venuto all’inaugurazione della nostra sede e ci considerava dei compagni. Ne ho un bel ricordo; era una specie di coscienza collettiva per tutta San Giovanni”.
Il sindaco Domenico Bianchi ha promesso di raccogliere le sue memorie in un libro.
Morto lo scorso 2 setetmbre, ha lasciato moglie e tre figli.
“Che la terra gli sia lieve”.
SINDACI
Da Andruccioli a Bianchi: 8 sindaci
– San Giovanni in Marigano dal ‘1946 ad oggi ha avuto 8 sindaci. Tutti di sinistra. La cronistoria. Una targa fatta apporre da Sergio Funelli nella sala consiliare li ricorda.
1946-1951
Secondo Andruccioli (Pci)
1951 – 1960
Aldo Rossetti (Pci)
1960-1964
Duilio Migani (Psi)
1964 – 1975
Guido Donati (Pci)
1975 – 1985
Bruno Bigucci (Pci)
1985 – 1995
Gianfranco Cenci (Pci)
1995 – 2004
Sergio Funelli (Ds)
2004
Domenico Bianchi (Pdci?)